Guerra Israele, rischio di possibili attentati nel nostro Paese? In merito a questa domanda è arrivata anche la risposta da parte di Antonio Tajani
La guerra in Israele continua ad andare avanti, arrivando addirittura al nono giorno di conflitto. Una situazione che continua a farsi, sempre di più, complicata. Il numero delle vittime, sia da una parte che dall’altra, continua ad aumentare sempre di più. Anche in Italia l’allarme cresce sempre di più, per via di possibili attentati da parte di gruppi estremisti di Hamas che potrebbero seriamente colpire alcune città. Un rischio che, come riportato sia da Piantedosi che da Crosetto, non è assolutamente da sottovalutare.
In merito a tutto ciò ha provato a fare chiarezza Antonio Tajani. L’attuale ministro degli Esteri ed, allo stesso tempo, vicepremier del governo targato Meloni ne ha parlato in un intervento che ha effettuato all’emittente radiofonica “Rtl“. Una delle domande che le sono state poste non poteva che essere il possibile rischio di attentati in Italia. La risposta, in questo caso, non si è fatta assolutamente attendere.
Queste sono le parole da parte dell’attuale segretario nazionale del partito ‘Forza Italia’: “Fino a questo momento non ci sono assolutamente rischio imminenti di attacchi nel nostro Paese. In relazione, ovviamente, al conflitto che si sta verificando in Israele contro gli uomini di Hamas ed i palestinesi. Anche se, allo stesso tempo, ci tengo a precisare che nulla deve essere assolutamente sottovalutato“.
Poi ha continuato dicendo: “Siamo pronti a fronteggiare eventuali minacce. Non bisogna drammatizzare anche se le cose possono cambiare. Ogni Paese fa le sue scelte. Penso che vietare le manifestazioni non violente in un Paese democratico non sia la cosa giusta finché non c’è un allarme che queste possano degenerare in violenza. Se dovessero diventare un problema per la sicurezza allora è un’altra cosa“.
In conclusione ha aggiunto: “Inoltre stiamo cercando di far uscire attraverso il valico di Rafah un gruppo di italiani che sono nella Striscia di Gaza. In tutto dovrebbero essere una dozzina, alcuni italo-palestinesi. Stiamo lavorando per farli uscire appena ci sarà l’accordo tra israeliani ed egiziani. In questo momento la priorità principale è quella di far uscire il maggior numero possibile di italiani dall’area a rischio“. Poi ha aggiunto: “Nel cuore della notte sono rientrati i carabinieri che si trovavano a Gerico“.
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