Guerra Israele, in merito a quanto sta accadendo anche il mondiale giovanile di scacchi (in Egitto) sta avendo non pochi problemi: gli ultimi aggiornamenti
Decimo giorno di conflitto in Medio Oriente. Una situazione che davvero sta precipitando sempre di più. Il numero delle vittime e delle persone rimaste ferite aumenta con il passare delle ore. Una guerra che, a dire il vero, sta sconvolgendo anche i Paesi esteri. In particolar modo l’Egitto. Proprio in quest’ultimo Paese si sta svolgendo il mondiale degli scacchi giovanili. Tanto è vero che, proprio adesso, precisamente a Sharm el-Sheikh si sarebbero dovuti aprire i mondiali Under 8, Under 10 e Under 12.
La preoccupazione per via di possibili timori contro obiettivi occidentali. Il tutto non molto lontano dal confine con Israele e la Striscia di Gaza. Tanto è vero che sono arrivati anche i primi avvisi da parte di alcune federazioni. Come quella francese ed indiana. Le stesse che hanno ritenuto che il clima di tensione nel mondo arabo e la distanza tra le zone di guerra e Sharm el-Sheikh, circa 400 chilometri, fossero troppo pericolosi per garantire la sicurezza ai partecipanti.
Ed è per questo motivo che hanno deciso di ritirare i loro giocatori da questo evento. Anzi, non li hanno fatti neanche partire visto che potrebbero nascere non pochi problemi. La stessa identica decisione è stata presa da Israele che, mai come in questo momento, ha ben altro problemi da risolvere. Anche la Croazia ha raccomandato ai suoi rappresentanti di non partire.
Poco prima dello scoppio della guerra anche la Federazione degli USA ha deciso di non dare il proprio “via libera” ai suoi ragazzi di partecipare a questo tipo di evento. Tanto è vero che non hanno considerato del tutto sicuro il luogo in cui si sarebbe svolto il torneo. Non sono bastate, quindi, le rassicurazioni da parte dell’Egitto. La sede dei mondiali sarebbe dovuta essere la stessa in cui si è tenuta la COP27 sui cambiamenti climatici ma è stata cambiata.
L’inizio del torneo è stato posticipato di 24 ore. Il tutto è stato giustificato per ragioni “tecniche”. Anche i genitori, che avrebbero dovuto accompagnare i loro figli in questo torneo, hanno ben pensato di disfare i bagagli e di rimanere a casa. Non è da escludere che, questo tipo di scelta, possa coinvolgere anche alcuni rappresentanti del nostro Paese. Nelle prossime ore ci sarà una importante riunione tecnica con i capitani delle squadre. Da lì si capirà quale sarà il futuro di questo torneo, a questo punto sempre più in bilico.
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