In Ucraina si continua a combattere senza sosta. E nelle ultime ore è arrivata la mossa a sorpresa di Vladimir Putin: di cosa si tratta
In Ucraina, come ci ha spiegato in esclusiva Lorenzo Riggi di Geopolitica.info, si combatte su due fronti. Al Nord è Kiev a continuare l’offensiva per tenere il controllo nel territorio di Kursk e a Sud prosegue l’avanzata di Mosca. Un doppio scenario che al momento rende assolutamente complicato arrivare ad un cessate il fuoco in tempi brevi.
A confermare che la tregua non sarà immediata è anche l’ultima mossa di Vladimir Putin. Il presidente della Russia nei giorni scorsi era ritornato in scena, dopo la pausa estiva, minacciando di fare guerra alla Nato in caso di utilizzo da parte dell’Ucraina di armi a lungo raggio. Dichiarazioni che, stando a molti esperti, sono state dette per provare a dissuadere i Paesi occidentali ad aiutare Kiev. Sicuramente, però, non è di facciata il decreto che il leader del Cremlino si appresta a firmare nelle prossime ore.
Se a Nord l’Ucraina ha sfruttato i pochi uomini della Russia per prendere il possesso di Kursk, Mosca continua la sua avanzata a Sud anche se in modo molto lento. Putin, però, ha intenzione di accelerare le conquiste per arrivare a novembre (periodo in cui la guerra rallenterà per le condizioni meteo complicato ndr) con un bottino importante.
E per raggiungere questo obiettivo ha deciso di varare un nuovo decreto che prevede l’aggiunta di altri 180mila uomini a quelli che sono già sul campo. L’iter si completerà alla fine dell’anno, ma alcuni di questi militari potrebbero entrare in guerra già nelle prossime settimane. Resta da capire se queste forze saranno impiegate al Sud (come si immaginano gli esperti) oppure al Nord per cercare di riconquistare il territorio di Kursk.
Ricordiamo che siamo entrati forse nel momento cruciale della guerra. L’insediamento del nuovo presidente americano potrebbe dare il via ai negoziati e quindi nelle prossime settimane si proveranno a conquistare più territori possibili per avere una posizione di forza al possibile tavolo che si potrebbe aprire da marzo in poi.
La guerra in Ucraina si muove su due fronti. La mossa di Kiev a Kursk ha sorpreso la Russia e ha permesso a Zelensky di prendere il controllo di un territorio russo. Questo ha portato alla reazione del Cremlino che, dopo una avanzata a ritmo lento a Sud, ha deciso di accelerare le operazioni anche se non ancora in modo velocissimo.
L’inserimento di questi 180mila uomini dovrebbe consentire di imprimere una ulteriore accelerazione per la conquista dei territori nel sud ucraino. Ma non è da escludere che Putin voglia riconquistare Kursk per presentarsi ad un possibile tavolo dei negoziati con una posizione di forza ancora maggiore.
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