Guerra Ucraina, negli ultimi minuti sono arrivate dichiarazioni molto importanti da parte del presidente della Russia, Vladimir Putin: argomento la proposta di pace in arrivo da Pechino
Si è arrivati al giorno numero 600 di conflitto nel Paese orientale. 600 giorni in cui l’Ucraina si è vista attaccare e vedere i loro soldati, civili e bambini morire sotto i colpi dei russi. Non si è fatta attendere la pronta risposta loro. Gli ucraini non hanno alcuna intenzione di gettare la spugna e continuano la loro guerra contro i nemici. Di questo ne è consapevole anche lo stesso Vladimir Putin. Proprio negli ultimi minuto il presidente della Russia si è reso protagonista di alcune sue dichiarazioni.
Le stesse che non sono assolutamente passate inosservate. L’argomento principale è molto importante visto che si tende a discutere di possibili proposte di pace che arrivano direttamente dalla Cina. In particolar modo da Pechino per l’Ucraina. Proposte che, a dire il vero, sono partite all’inizio di quest’anno. Le stesse che sono state giudicate, dal leader del Cremlino, assolutamente “realistiche“. Non è finita qui visto che le stesse potrebbero gettare le basi anche per un possibile accordo.
Parole che sono state rilasciate in una intervista al “China Media Group“. Allo stesso tempo questo intervento è stato ripreso dall’agenzia di stampa russo, ‘Tass‘. Nel corso della stessa ci ha tenuto a ribadire la forte collaborazione che c’è in questo momento sia tra la Russia che per la stessa Cina.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Siamo grati ai nostri amici cinesi per aver provato a pensare a modi per porre fine a questa crisi”, ha affermato Putin. “Penso che siano assolutamente realistici e che possano gettare le basi per un accordo di pace“. Allo stesso tempo, però, ci ha tenuto a precisare che da Kiev non sono dello stesso parere.
Ovvero che la capitale ucraina rifiuta qualsiasi tipo di impegno con la sua Mosca. Non è affatto finita qui visto che ha voluto esprimere un proprio pensiero anche per quanto riguarda il mondo dell’Occidente. “I tentativi di Washington di trascinare Kiev nella Nato hanno aggravato il conflitto in Ucraina. Le ostilità nel Donbass sono iniziate dopo il “colpo di Stato del 2014 in Ucraina, mentre il regime di Kiev ha rifiutato di attuare gli accordi di Minsk“.
In conclusione ha aggiunto: “Ciò è stato aggravato dai tentativi degli Stati Uniti di trascinare l’Ucraina nella Nato, che hanno portato all’escalation del conflitto“.
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