Secondo gli ultimi dati di un recente studio, il 10% delle auto circolanti hanno alla guida un conducente privo di patente perché ritirata, sospesa o mai conseguita
Una vera e propria strage quella che si consuma sulle strade della nostra penisola tutti i giorni. Un bollettino di guerra da aggiornare quotidianamente senza che nessuno prenda realmente coscienza degli spaventosi numeri che emergono. A nulla sembra valere, al momento, anche il Nuovo Codice della strada fortemente voluto dal ministro Salvini che ha inasprito le sanzioni per le cause principali che provocano gli incidenti più gravi.
Ma il dato più sconcertante è emerso da uno studio condotto dall’Associazione Sostenitori della Polizia Stradale: in dieci anni (dal 2013 al 2022) i conducenti senza patente, che non l’hanno mai ottenuta oppure a cui è stata sospesa o revocata, hanno causato quasi 3.000 morti sulle strade italiane.
Numeri spaventosi
Oltre 2900 morti in meno di dieci anni, 53mila i feriti dal 2013 al 2022, anno in cui le vittime sono state 342. Sono i dati elaborati su base Istat dall’Asaps, Associazione sostenitori della Polizia stradale, in merito agli incidenti avvenuti da guidatori senza patente, mai conseguita oppure revocata o sospesa. Il numero rivela, in sintesi, come un’ auto circolante su 10 abbia alla guida un conducente senza patente: un fenomeno in crescita, nonostante la legge 41/2016 abbia introdotto la “guida senza patente” come aggravante dell’omicidio stradale e delle lesioni personali stradali. Le sanzioni previste infatti per la semplice “guida senza patente” ammontano da 5.100 a 30.599 euro (pagamento entro 5 giorni scontato 30%, 3.570 euro), con il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi, grazie alle norme sulla depenalizzazione del gennaio 2016. Solo se si è colti nuovamente alla guida senza patente nel biennio, per cui con la recidiva, scatta la denuncia penale che può portare alla sanzione dell’arresto fino a un anno e alla confisca del veicolo.
Una stortura tutta italiana
Sono numeri incredibili se pensiamo alle vittime giornaliere sulle strade che purtroppo siamo costretti a registrare, un fenomeno, un malcostume che emerge per tutte le regioni italiane. L’anno 2022, quello dopo la fine della pandemia, ha visto i dati peggiori con 342 morti e 7.568 feriti, quasi 100 in più rispetto al 2019. Ed è facile pensare quanti siano in realtà quelli che si mettono al volante nonostante non siano in possesso del titolo per guidare ed evidentemente non vengono colti in flagrante. Nel Lazio è una vera strage con 65 decessi, un sesto del totale, di cui ben 36 a Roma. Numeri molto preoccupanti anche in Campania e in Lombardia. Suddivisi per mese, sono avvenuti 53 decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 nel mese di aprile, che ha avuto un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Poi sono 21 i decessi accertati a maggio, 32 quelli di giugno e ben 38 quelli di luglio. Ad agosto 37 morti e a settembre, altro mese negativo nell’anno, ben 52. E ancora: 47 i morti a ottobre, 27 a novembre. Altri dati preoccupanti riguardano le fughe dopo incidente stradale, con molti ‘pirati‘ privi di patente che lasciano le vittime a terra senza prestare soccorso.
