“Ha un tubo nel retto, serve una urgente operazione”, ma il paziente decide di scappare via dal Pronto Soccorso
Una vicenda che ha lasciato tutti inevitabilmente senza parole. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Una notizia che arriva direttamente da Latina, precisamente dal noto ospedale “Santa Maria Goretti” dove si è presentato un uomo che manifestava un forte dolore nella zona addominale. Dopo essere stato sottoposto ad una visita urgente i medici scoprono il reale motivo di questo suo forte fastidio. A quanto pare, nel suo retto, era stato infilato un tubo. Una vicenda che è stata raccontata dal quotidiano “La Repubblica“.
Dopo che il personale sanitario glielo aveva comunicato il paziente ha ben pensato via di scappare. Forse per la vergogna o per altro, questo non si sa, quel che è certo è che se l’è data a gambe levate. Anche perché, gli stessi medici, gli avevano detto che doveva essere operato con una certa urgenza. Ma non c’è stato verso visto che del paziente si sono perse completamente le tracce.
Latina, ha un tubo nel retto: scappa dall’ospedale dopo la comunicazione
Il tutto è accaduto nel cuore della notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo, ma solamente nelle ultime ore la notizia è stata resa nota. Il paziente, dopo aver lamentato questo fastidio, è stato sottoposto ad un esame radiologico che ha fornito un risultato a dir poco scioccante. I medici, infatti, non potevano credere a quello che i loro occhi avevano appena visto. Di che cosa si trattava? Di un tubo di gel lubrificante che gli era stato conficcato proprio nel retto.
Come annunciato in precedenza i dottori gli hanno detto, sin da subito, che doveva essere urgentemente operato per poter estrarre fuori l’oggetto. Dopo la comunicazione, però, la reazione è stata del tutto sorprendente: il paziente era volato via e nessuno lo ha più visto. Tanto è vero che era fuggito via prendendo le sue cose con direzione uscita nosocomio. A quanto pare ci hanno anche provato a fermarlo, ma non c’è stato verso.
Ovviamente la speranza dei sanitari è che il paziente torni nuovamente in ospedale per sottoporsi a questa delicata operazione. Anche perché, con il passare del tempo, le sue condizioni potrebbero andare sempre di più a peggiorare.
