Houthi, chi è il gruppo che sta terrorizzando e minacciando il nostro Paese? La risposta da parte del nostro governo non si è fatta assolutamente attendere
In questi ultime settimane non si sta parlando di un gruppo armato che sta provocando (e potrebbe ancora in futuro farlo) non pochi problemi al nostro Paese. Stiamo parlando degli Houthi. Da dieci anni hanno stretto una alleanza con l’Iran. Ma chi sono in realtà? Non sono altri che guerriglieri yemeniti. Questi ultimi hanno un arsenale importante di armi iraniane. Stiamo parlando di. fucili, razzi, esplosivi, mine navali ed altro potenziale che potrebbe provocare non pochi problemi.
Con il lancio di missili e l’utilizzo di droni (sempre ‘Made in Iran’) hanno colpito le rotte commerciali fra il golfo di Aden e quello di Suez. Tanto è vero che le marine occidentali non hanno potuto fare altro che scortare i cargo in navigazione nel mar Rosso. Nonostante gli attacchi e gli avvertimenti da parte degli USA e della Gran Bretagna, gli yemeniti hanno fatto sapere che gli attacchi con missili e droni continueranno fino a quando non terminerà l’aggressione dell’esercito israeliano nei confronti della Palestina.
Yemen, chi sono gli Houthi? Perché hanno preso di mira l’Italia?
Perché anche il nostro Paese è finito nel mirino degli Houthi? L’Italia deve ben decidere se schierarsi dalla parte degli Stati Uniti D’America e della Gran Bretagna. In particolar modo per arginare le strategie militari degli yemeniti. Nel corso di una intervista rilasciata all’Adnkronos da parte di Nasr al-Din, vicecapo dell’Autorità per i media dei Partigiani di Dio, l’uomo ha consigliato all’Italia di non impegnarsi in questa missione visto che potrebbero presentarsi problemi non di poco conto.
Anche se, fino a questo momento, gli unici pericoli li stanno avendo navi israeliane, americane e britanniche che transitano nel Mar Rosso, Bab al-Mandab, il Mar Arabico e il Golfo di Aden. Un chiaro messaggio, quindi, quello arrivato alla premier Giorgia Meloni: ovvero quello di non intromettersi. Su questa vicenda ha voluto esprimere il proprio pensiero Antonio Tajani. L’attuale vicepremier e ministro degli Esteri, nel corso della cerimonia per l’anniversario della Foibe di Basovizza, ha voluto dire la sua.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “L’Italia è stata protagonista nell’inviare una missione militare europea a difesa del traffico marittimo nell’area del Mar Rosso. La speranza è che si possa arrivare, quanto prima, ad una soluzione. Magari con la pace, anche se non è facile. Siamo un Paese che ha il 40% del proprio Pil che dipende dalle esportazioni e non possiamo permetterci ciò”. Segno del fatto che anche il governo italiano si sta muovendo per cercare di scongiurare danni economici al commercio marittimo.
Gli Houthi provocano, ma l’Italia non cede. Se da una parte minacciano di colpire le navi che tendono ad aggredire il loro Paese e che ostacolano le decisioni di impedire alle navi israeliane di attraversare il Mar Rosso, Tajani fa sapere che l’Italia proteggerà le proprie navi e che non si faranno intimidire.