A raccontarla sembrerebbe, invece che l’ennesimo fatto di cronaca dove viene presa di mira la filiale di una banca per una rapina o un furto con scasso, più la trama di un film con Totò protagonista. Uno di quei capolavori in bianco e nero del cinema italiano, dove il popolare e indimenticato attore napoletano provava a dare “un senso” alla propria esistenza con “il colpo della vita” senza mai riuscirci.
Ancora la banda del buco
Non è il primo e purtroppo non sarà neanche l’ultimo. Sembra di esser tornati infatti agli anni ottanta quando bande di malviventi rapinavano gioiellerie o assaltavano banche di giorno, armi in pugno, o di notte scassinando il caveau per portare via il contenuto della cassaforte o delle cassette di sicurezza.
Nulla di nuovo quindi se nella notte tra il 28 e il 29 novembre, la cronaca ci ha riportato la notizia di un furto con scasso nella filiale del Banco di Sardegna di Uri in provincia di Sassari, dove una banda di almeno tre malviventi, secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli investigatori dei Carabinieri accorsi sul posto, sono riusciti a entrare nella sede di via Vittorio Emanuele forzando una porta posteriore non protetta dal sistema di allarme portandosi via direttamente la cassaforte dell’istituto. Una rapina evidentemente pianificata da tempo, che ha visto la banda agire indisturbata nell’orario giusto perchè non protetto dalla vigilanza notturna, sapendo che l’entrata non era allarmata.
La sorpresa dopo il colpo
Immediate sono partite le indagini dei militari, che stanno analizzando le immagini degli impianti di videosorveglianza della filiale di Uri, ma anche quelli che si trovano lungo tutte le possibili vie di fuga dei malviventi, tutte per il momento senza successo. La banda sembra essersi volatilizzata avendo quindi pianificato perfettamente non soltanto il colpo ma anche la via di fuga.
Sicuramente un colpo perfettamente riuscito da parte dei malviventi, perchè studiato da tempo in ogni dettaglio. Peccato per la mancata soddisfazione dei tre che, una volta arrivati nel covo scelto per rifugiarsi e dove aprire con tutta calma la cassaforte trafugata, si è infatti trasformata in un misto di sorpresa e tanta rabbia dato che, a quanto si apprende da fonti investigative, la cassaforte al momento del furto era completamente vuota! Tanto lavoro per nulla quindi da parte dei tre rapinatori.