Il cibo come soluzione per lo stress: l’ultima sorprendente scoperta di un team di scienziati dopo alcuni esperimenti
Il cibo può avere un impatto molto positivo sullo stress. Questo è l’esito degli studi condotti da alcuni scienziati che hanno ideato il termine ‘comfort food‘. Rosalind Baynham, ricercatrice presso l’Università britannica di Birmingham, ha spiegato in una recente intervista che: “Quando siamo stressati, nel nostro corpo accadono diverse cose. La nostra frequenza cardiaca e la pressione sanguigna aumentano, i nostri vasi sanguigni si dilatano e il flusso di sangue al cervello aumenta. Siamo a conoscenza anche che l’elasticità dei nostri vasi sanguigni, la quale determina il funzionamento delle nostre funzioni vascolari, diminuisce dopo lo stress mentale”.
Dietro a questa scoperta che individua il mangiare come soluzione allo stress c’è il suo team che, come aggiunge la Baynham, ha svolto degli esperimenti volti a trasformare quella che era solo un’ipotesi in realtà: “Abbiamo dato a un gruppo di giovani adulti sani, di età compresa tra i diciotto e i trentadue croissant, due croissant per colazione. Successivamente li abbiamo messi in condizioni di forte stress chiedendo loro di fare esercizi di matematica per otto minuti, a velocità crescente. Se rispondevano in modo errato, ricevevano un avvertimento. Nel frattempo, potevano anche vedersi su uno schermo mentre svolgevano questi compiti. Un esperimento è stato progettato per simulare lo stress quotidiano che affrontiamo al lavoro o a casa“.
Mentre i partecipanti tentavano di risolvere i problemi, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica per monitorare la loro funzione vascolare. In questo frangente gli venivano offerti diversi tipi di pietanze alcune più grasse, altre meno. Questo esperimento ha potuto confermare quando ipotizzato. Se, infatti, il consumo di cibi grassi riduceva la funzione cardiovascolare dell’1,74% – aumentando la probabilità di malattie cardiovascolari (il massimo è l’1%) – con i cibi meno grassi l’effetto era il contrario: “Quando i partecipanti consumavano cibi a basso contenuto di grassi e bevande salutari, si riprendevano meglio dallo stress” spiega Baynham.
Da un punto di vista scientifico e anatomico le analisi dicono che i cibi grassi riducono l’ossigeno nella corteccia prefrontale, la regione del nostro cervello che regola tutti i nostri pensieri, le nostre azioni e le emozioni emozioni. La loro assunzione, dunque, ha avuto un impatto negativo sull’umore dei partecipanti sia durante che dopo l’evento stressante. Al contrario di quanto è accaduto dopo aver mangiato, invece, del cibo sano. Necessario sottolineare che tutte le persone sottoposte a questo esercizio scientifico non erano affette da alcuna malattia, proprio per non inficiare i risultati.
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