Dopo mesi dietro le sbarre, in attesa delle indagini, Igor Sallai ha confessato di aver ucciso la moglie Francesca Deidda il 10 maggio
Si è dichiarato innocente per mesi, poi, negli scorsi giorni, la confessione. Igor Sollai, marito di Francesca Deidda, ha ammesso di averla uccisa e di essersi successivamente sbarazzato del suo corpo. L’omicidio risale al 10 maggio del 2024, quando la donna è scomparsa nel Cagliaritano, prima che il suo corpo venisse ritrovato in un borsone, in mezzo alle sterpaglie più di due mesi dopo, il 18 luglio. Il primo sospettato è sempre stato Igor Sollai, arrestato a pochi giorni dal ritrovamento con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. In carcere ha sempre sostenuto la sua innocenza, almeno fino a oggi.
A metterlo in cima alla lista dei sospettati sono una serie di dettagli, tra i quali: la sua tutt’altro che convincente versione dell’allontanamento volontario. Dopo la scomparsa della moglie lui stesso ha messo in vendita l’auto intestata a lui ma sempre usata Francesca, raccomandando – e qui c’è la particolarità – all’acquirente di pulirla bene e di igienizzarla. Poco dopo ha provato anche a vendere online il divano del soggiorno, tra l’altro senza successo. L’elemento più importante, però, sono i tracciamenti del suo furgone, dotato di gps. Spesso dopo la scomparsa si era fermato più volte lungo la statale 125, dove sono stati trovati i resti di Francesca.
L’ammissione di Sollai
L’autopsia ha provato a ricostruire la morte di Francesca. Dai primi risultati è emerso che sarebbe stata uccisa nel sonno. Era sdraiata sul divano della loro abitazione in San Sperate quando ha incassato diversi colpi alla testa inferti con un oggetto contundente, impedendogli un’eventuale reazione di difesa. L’accusa di premeditazione dell’omicidio rivolta a Sollai deriva anche dal fatto che negli stessi giorni aveva svolto più volte ricerche sull’uso del cianuro. Per mesi ha smentito la sua colpevolezza, sostenendo di un allontanamento volontario della donna dall’abitazione.
Poi, nella giornata di ieri, l’attesa confessione che ha creato meno stupore di quanto ci si potesse aspettare. Le ammissioni sono arrivate nella tarda serata del 21 novembre. Direttamente dal carcere di Uta, in provincia di Cagliari, davanti al pm Marco Cocco e ai suoi avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, ha detto il modo in cui ha ucciso la moglie Francesca e di come, successivamente, l’ha messa nel borsone prima di scaricarla nelle sterpaglie al bordo della strada. L’elemento mancante, sul quale non si sono espresse l’autorità, è il motivo per cui abbia agito così e non è noto se sia stato dichiarato da Sollai, oppure ancora no.