Una donna si è ritrovata senza soldi sul conto in banca dopo aver portato il cellulare in assistenza a causa di un problema: ecco cosa è successo
Porti il cellulare in assistenza e ti ritrovi senza più un soldo in banca. E non è colpa del costo dell’intervento per rimettere in funziona il tuo smartphone. L’amara scoperta è stata fatta da una donna in Italia e sotto accusa sono finite quattro persone, che ora potrebbero finire a processo proprio per il furto commesso ai danni della cliente.
Una storia che ribadisce la massima attenzione quando si mettono dei dati sensibili nel cellulare e, soprattutto, quando questo viene portato magari ad aggiustare per qualche problema. La sfortunata donna si è ritrovata senza un soldo in banca e le indagini condotte hanno permesso di ricostruire quanto successo e identificare i responsabili di questo colpo. Il lieto fine, però, non sempre c’è e quindi massima prudenza quando si fanno compiono alcune scelte con il proprio smartphone.
La signora non si sarebbe mai realmente immaginato di essere protagonista di una vicenda. Secondo quanto riferito da SkyTG24, per un guasto al cellulare la donna ha portato il proprio cellulare in un centro assistenza a Caserta. Nulla di strano se non ad un certo punto si è vista sparire dal conto 87mila euro.
Come è successo? Il tecnico si sarebbe introdotto nel sistema informatico di Banca Intesa e nell’account personale per la donna ed entrare in possesso di tutti i codici. Con questi l’uomo è riuscito a far partire bonifici da 77mila euro, ma anche acquisti online per un totale da 10mila. Uno dei complici dell’uomo, finito tra gli indagati, avrebbe anche acquistato una Bmw, X6, rivenduta successivamente.
L’amara scoperta ha portato la donna a presentare immediatamente una denuncia alle forze dell’ordine. Gli inquirenti, attraverso degli accertamenti, sono riusciti a risalire ai responsabili del furto. Il tecnico e altri tre complici ora sono indagati a vario titolo per frode informatica, accesso abusivo ad un sistema informatico e ricettazione.
Ora per i quattro la Procura di Napoli potrebbe presto chiedere il rinvio a giudizio e poi spetterà al Gip decidere se portare gli indagati sul banco degli imputati oppure archiviare la loro posizione. In attesa di capire meglio come andrà a finire dal punto di vista giudiziario, la vicenda ci insegna come bisogna sempre prestare molta attenzione ad inserire dati sensibili sullo smartphone perché il rischio è di essere vittima di un furto.
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