Anche durante le diverse fasi del sonno, l’organo non smette mai di funzionare. Ecco cosa accade nello specifico
Quando dormiamo durante la notte, il nostro cervello si comporta in modo nettamente diverso rispetto a quando siamo svegli. Infatti durante la fase del sonno non-REM e quella REM si attivano particolari zone del nostro cervello e i movimenti degli occhi diventano più rapidi. Nel momento in cui ci si addormenta, si entra in un vero e proprio loop che dura 90 minuti e comprende due fasi principali: il Sonno non-REM, che è suddiviso a sua volta in 3 fasi, e il Sonno REM.
Mentre dormiamo il cervello lavora, ecco come – Cityrumors.itIl termine “REM” significa in inglese “rapid eye movements”, ovvero ‘rapidi movimenti degli occhi’. La caratteristica principale del Sonno REM è proprio questa: cioè tutti i muscoli del nostro corpo sono bloccati tranne quelli degli occhi. Questa particolarità permette di determinare in quale fase del sonno ci troviamo e per quanto tempo. A quanto sembra, la maggior parte del tempo di sonno viene trascorsa in fase non REM. Infatti, solo la parte finale della notte è dedicata al sonno REM, che comprende anche il fenomeno dei sogni.
Il funzionamento del cervello
Proprio a causa della ciclicità delle fasi del sonno, molto spesso può avvenire che non sogniamo, o che ci svegliamo non riposati. Nel caso in cui ci svegliamo prima di completare l’ultimo ciclo, che ha quindi una durata di 90 minuti, disturbiamo inevitabilmente il nostro riposo. Durante la fase del Sonno non-REM manteniamo una sorta di stato di pensiero “razionale”. È un momento simile ad una sorta di limbo tra sogno e veglia: accenniamo dei movimenti involontari, non abbiamo conoscenza completa della realtà che ci circonda e non riusciamo ad arrivare a quella fase di abbandono completo in cui la mente produce i sogni. Spesso può accadere infatti che ci giriamo e rigiriamo nel letto, parlando in maniera confusa. Al contrario, il primo cambiamento che ci fa capire di essere arrivati alla fase REM (oltre ai sogni) è il movimento: di colpo, smettiamo di muoverci. Le nostre gambe sono bloccate, il nostro corpo è immobile nel letto nonostante siamo affannati e agitati.
Tutto ciò avviene solamente perché durante la fase REM alcuni specifici neuroni motori del tronco encefalico, ovvero quella parte posteriore del cervello che comunica con gli altri neuroni del midollo spinale, inibiscono la comunicazione con essi. L’input del movimento, cioè il segnale neuronale che proviene dalla corteccia motoria, viene di colpo spezzato. Solo gli occhi continuano a muoversi. Dunque, come abbiamo potuto vedere, l’area del cervello preposta al controllo della fase REM è il tronco dell’encefalo, la parte terminale del cervello che si collega al midollo spinale e si affaccia anche sul cervelletto.