Lunedì la svolta sul futuro del Coni con Malagò: il 26 giugno si vota il nuovo presidente, ma i giochi sono aperti
Il countdown è ufficialmente iniziato. Il 26 giugno si voterà per la presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e il clima è tutt’altro che disteso. Con Giovanni Malagò pronto a concludere il suo terzo e ultimo mandato alla guida del CONI, si apre un nuovo capitolo fatto di strategie, alleanze e incertezze numeriche.

Tutto ruota attorno a un dato: 30 voti in bilico che potrebbero fare la differenza. Un margine sottile in una platea elettorale composta dai presidenti delle federazioni sportive nazionali, dai rappresentanti degli atleti e da quelli delle discipline associate. Un margine che alimenta manovre politiche e tensioni, in vista di una corsa alla successione che si preannuncia complessa e potenzialmente divisiva.
Il futuro del Coni: i candidati, gli appuntamenti e gli elettori
Finora solamente in tre hanno annunciato la loro candidatura. L’assemblea elettiva per decidere il prossimo numero uno del Coni è in programma il prossimo 26 giugno. Il luogo dell’evento, sarà il centro Giulio Onesti di Roma.

Gli aventi diritto al voto sono 83. A scegliere il nuovo presidente saranno i presidenti delle federazioni sportive nazionali, i rappresentanti degli atleti, dei tecnici, e delle discipline associate. Un corpo elettorale ristretto ma strategico, che rappresenta il cuore operativo dello sport italiano.
Tra preferenze personali, equilibri politici e logiche federative, ogni voto può pesare in modo determinante, soprattutto considerando che una trentina di voti sono ancora considerati “mobili” o indecisi. Da qui il fermento crescente tra le componenti del sistema sportivo, impegnate in una delicata partita di alleanze e visioni future.