La Strada Verso la Parità di Genere: Cosa fa il Governo per colmare il gap nel Lavoro e contro la Violenza sulle Donne?
Arrivare preparati con numeri concreti alla data simbolo dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è un impegno che il governo e la sua maggioranza stanno affrontando con determinazione. E lo si è potuto toccare con mano ieri, durante il question time alla Camera dei deputati.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, insieme alle colleghe Eugenia Rocella (Famiglia) e Marina Calderone (Lavoro), ha delineato un ampio quadro su quanto fatto e su quanto ancora resta da fare per ridurre il gap di genere nel mondo del lavoro e contrastare la violenza contro le donne.
Il governo sul reddito libertà 2025
Il tasso di occupazione femminile in Italia si attesta al 53,2%, un dato che, pur segnando un progresso rispetto al passato, rimane al di sotto della media europea e molto lontano dalla parità di genere. Eppure, una piccola conquista si fa strada: l’80% delle donne che usufruiscono del congedo parentale percepiscono il 80% della retribuzione nei primi tre mesi, un passo importante verso il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici. Tuttavia, i numeri, seppur significativi, non bastano.

Il percorso è ancora lungo e il governo è chiamato a concretizzare ulteriori interventi per abbattere le disuguaglianze persistenti nel mondo del lavoro e garantire maggiore sicurezza alle donne in ogni ambito della vita sociale.
Nel corso del question time, è emerso con chiarezza il quadro delle politiche già in atto, ma anche le sfide che ancora attendono l’esecutivo per affrontare in maniera decisiva il tema della parità di genere. Le risposte dei ministri hanno messo in luce gli sforzi compiuti, ma anche le aree in cui è necessario fare di più per garantire che il percorso verso la parità sia non solo un obiettivo, ma una realtà tangibile e duratura.
Lo stabilisce il decreto del ministro della famiglia oggi. L’ultima novità è il contributo economico previsto per le donne ancora in difficoltà, aumenti e modifiche per una priorità del governo Meloni.