Uno dei Paesi principali del G7 ha dato l’ok alla legalizzazione delle droghe leggere. A partire dal primo Aprile, si potrà consumare cannabis
La battaglia politica è stata furiosa e non senza strascichi, ma alla fine la parte più liberale del Paese ha avuto la meglio. A partire da domani, lunedì primo aprile, in uno degli Stati più industrializzati dell’Europa centrale, si potrà acquistare, vendere e consumare la cannabis. Una decisione che ha portato ad una fortissima discussione interna e che non è stata vista di buon occhio da molti membri del G7,da sempre contrari.
A prendere questa decisione, per certi versi rivoluzionaria, è stata la Germania, che si unirà alla rivoluzione globale della cannabis lunedì, con l’entrata in vigore di una legge che legalizza l’uso ricreativo della droga. È il primo grande paese europeo a legalizzare il possesso e il consumo di piccole quantità di droga da parte degli adulti e uno dei soli due nel gruppo G7 delle principali potenze mondiali, con il Canada.
Il botta e risposta politico in Germania
Nessuno scherzo d’Aprile, nessun ripensamento. La Germania legalizzerà l’utilizzo e lo sviluppo delle droghe leggere a partire dal primo Aprile. Una scelta che ha fatto discutere e che ha portato ad una grande diatriba interna. Alcuni politici si sono fortemente opposti: su tutti il ministro della Salute Karl Lauterbach, che da medico, ha riconosciuto che la cannabis può essere “pericolosa”, soprattutto per le persone di età inferiore ai 25 anni.
“L’80% dei procedimenti legali sono verso i consumatori, ma poi vengono lasciati cadere. Con questo provvedimento si rende la coltivazione e il possesso per uso personale legale fino a 25 grammi, il limite più alto in Europa. IN Germania vengono avviati 180.000 procedimenti penali, quasi tutti decadono. Questo rappresenterà un risparmio enorme per i costi della giustizia”, ha detto Georg Wurth, rappresentante dell’Associazione tedesca della canapa, che ha spiegato i vantaggi che, a suo avviso, porterà la nuova legalizzazione della cannabis in Germania. Il possesso e la coltivazione di cannabis per uso personale diventeranno legali nel Paese dal primo aprile.
La Germania non è l’unico stato che ha legiferato su questo argomento. Sono tanti i Paesi dove le droghe leggere sono già state legalizzate ed il consumo è iniziato da tempo. Ecco un breve riepilogo della situazione in tutto il mondo:
L’Uruguay il pioniere della legalizzazione
Il vero pioniere è il piccolo paese sudamericano dell’Uruguay, che nel 2013 è diventato il primo al mondo a legalizzare la produzione, la distribuzione e il consumo di cannabis ricreativa. I residenti possono acquistarne fino a 40 grammi al mese in farmacia, coltivarli da soli o unirsi a cannabis club in cui i membri si prendono cura delle piante insieme. In Sud e Centro America, solo il Messico ha seguito il suo esempio, la Corte Suprema del paese ha depenalizzato l’uso ricreativo della cannabis nel 2021.
Spagna, Paesi Bassi e Malta: la situazione in Europa
In Europa, il Portogallo ha aperto la strada nel 2001 con una misura radicale su tutte le droghe, depenalizzando il consumo e il possesso, anche se i consumatori devono ancora affrontare multe, a meno che non accettino di essere curati per la dipendenza. In Spagna, i consumatori di cannabis sono autorizzati a coltivare erba per uso privato a casa, ma è vietato vendere la droga o fumarla in pubblico. Il primo membro dell’UE a legalizzare attivamente la cannabis ricreativa è stata la piccola Malta nel 2021, ma accendere uno spinello in pubblico non è ancora consentito. Nonostante la credenza popolare, è limitato anche nei Paesi Bassi, dove la vendita e il consumo di cannabis sono limitati ai famosi “coffee shop” del paese. A dicembre, tuttavia, il paese ha iniziato una sperimentazione di quattro anni per depenalizzare la produzione e la fornitura della droga.
La scelta della California
La cannabis è un business multimiliardario, con più della metà di tutti gli stati degli Stati Uniti che hanno legalizzato l’uso ricreativo e medicinale della cannabis, tra cui California e New York. Secondo la legge federale la cannabis è ancora illegale, ma in pratica la legge non viene applicata. Il presidente Joe Biden ha graziato migliaia di americani condannati per possesso di cannabis. Oltre confine, il Canada nel 2018 è diventato il secondo paese al mondo a permettere agli adulti di illuminarsi impunemente.
L’oro verde dell’Africa
Il piccolo paese dell’Africa meridionale del Lesotho è stato il primo nel continente africano a dare il via libera alla coltivazione di cannabis terapeutica nel 2017. Ma il vero punto di svolta è arrivato nel 2018, quando il Sudafrica ha legalizzato la cannabis per uso personale. Il governo sudafricano ha grandi ambizioni per il settore della cannabis, che prevede possa creare fino a 25.000 posti di lavoro.
Il dietrofront della Thailandia: il clamoroso ripensamento
Singolare la scelta della Thailandia, che nel giugno del 2022 ha tolto la cannabis dall’elenco di narcotici vietati . Un giro di vite piuttosto forte, che ha portato il Paese ad una legge molto severa nei confronti di chi commercializzava e produceva sostanze stupefacenti. Ma una volta “legalizzata la cannabis”, nel Paese c’è stato un incredibile aumento del consumo: sono aumentati a dismisura i negozi di cannabis, che vendevano direttamente l’erba o tutti i prodotti legati ad essa. Soprattutto a Bangkok. Ecco perchè il Governo ha deciso di fare dietrofront. Il mese scorso i cittadini hanno vissuto un vero e proprio ripensamento in piena regola. Il governo ha infayyi annunciato l’intenzione di vietare l’uso della cannabis “per divertimento” per il timore che possa fungere da porta d’accesso ad altre droghe.