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Il Ministero della Salute lancia l’allarme: “Il virus si sta diffondendo”. Scatta l’allerta massima

Nelle ultime settimane i casi si stanno diffondendo a macchia d’olio. L’Italia corre ai ripari. Ecco la circolare del Ministero: “Allerta massima”

Sembra essere tornati indietro di quattro anni, quando a febbraio del 2020 nel nostro Paese si registrarono i primi casi di Covid. Dal famoso paziente zero di Codogno, si è passati in breve tempo ad una situazione di allerta generale, che ha portato l’Italia a situazioni emergenziali. A distanza di poche settimane dalla conferma dei primi casi, scattarono il lockdown e le chiusure generali. A distanza di quattro anni dai decreti, gli isolamenti, il green pass, le autocertificazioni e i vaccini obbligatori, l’Italia ripiomba in un nuovo incubo.

Il Ministero della Salute lancia l’allarme. Emessa una nuova circolare – (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme, con una circolare chiara, che porterà nel giro di pochi giorni a decisioni drastiche. Il nostro Paese non vuole rischiare di piombare nuovamente in pericoli già affrontati in passato. Ecco perchè i responsabili sanitari hanno già preso le misure. Se presa in tempo, l’emergenza può essere gestita e si possono evitare le misure che sono state prese in passato e che hanno portato l’Italia (come il resto del mondo) in ginocchio.

Dengue, scatta l’allarme: casi in forte aumento

A spaventare i medici è l’aumento globale dei casi di Dengue. I recenti numeri, hanno portato le autorità sanitarie italiane ad innalzare in modo significativo il livello di allerta, con decisioni importanti. L’emergenza è partita dal Brasile (dove i casi si sono moltiplicati in breve tempo) e si sta diffondendo in numerosi stati. Il nostro Paese ha deciso di contrastare lo sviluppo della malattia in modo drastico, con decisioni immediate. Non siamo ancora ai livelli di quattro anni fa, ma il ministero della Salute ha deciso comunque di accelerare i tempi, e attraverso una circolare ha ufficializzato “l’innalzamento del livello di allerta relativamente alla diffusione della dengue presso i punti di ingresso italiani”.

L’Ufficio 3 (Coordinamento Usmaf-Sasn) del Ministero della Salute ha scritto: “A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti”. Sarà quindi innalzato in modo significativo il controllo nei confronti delle persone e delle merci che provengono dalle zone potenzialmente a rischio. Nella sua circolare il ministero della Salute fa riferimento al quinto capitolo (Disposizioni speciali per merci, container e aree di carico container e Allegato 5 misure specifiche per malattie a trasmissione vettoriale), del Regolamento sanitario internazionale.

La zanzara è tra i massimi esportatori della Dengue. I casi, nel resto del mondo si stanno diffondendo – Cityrumors.it

Secondo questo regolamento “l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti. Come già previsto dalla circolare del ministero della Salute del 28 settembre 2017, e in ossequio al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025 raccomanda agli Usmaf-Sasn di vigilare attentamente – precisa il documento – sulla disinsettazione degli aeromobili (tenendo in considerazione quanto previsto dalle circolari 25 marzo 2016; 27 luglio 2016; 19 agosto 2016, emanate in occasione degli outbreak di Zika) e di valutare – conclude – l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione”.

Dengue, la situazione in Italia

Il Ministero della Salute tiene in costante controllo la situazione relativa alla Dengue. L’allarme è scattato alla luce dei numerosi casi che si sono registrati negli altri Paesi e che potrebbero portare ad un innalzamento dei numeri in Italia. Dal 1 gennaio al 4 dicembre 2023 al sistema di sorveglianza nazionale ha contato 347 casi confermati di Dengue (dei quali 82 casi autoctoni). L’augurio è che la situazione non peggiori nelle prossime settimane.

Paolo Colantoni

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