Inondazioni e piogge torrenziali da un capo all’altro del mondo: Boris sta spazzando l’Europa, Bebinca sta colpendo la Cina.
Partiamo dalla tempesta Boris che ha già causato la morte di almeno 15 persone. Il maltempo ha fatto saltare dighe ed interrotto l’erogazione di energia elettrica. Intere comunità sono completamente isolate. Da venerdì scorso i venti forti e le piogge intense hanno colpito Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia. La quantità di pioggia caduta in Austria, dove solo nelle scorse ore sono state registrate 3 vittime, è di cinque volte superiore alla media dell’intero mese di settembre.
L’inondazione ha rotto 12 dighe. Centinaia di persone sono state evacuate in elicottero dai tetti delle auto e dai piani alti delle case. L’inondazione ha costretto una nave da crociera fluviale con 142 persone a bordo ad attraccare a Vienna. Anche Repubblica Ceca e Polonia hanno segnalato morti, evacuazioni e notevoli distruzioni nelle aree più colpite. Una persona è annegata in un fiume in piena vicino a Bruntal. Sette persone risultano disperse. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato oltre 200 milioni di euro di aiuti per le persone colpite dalla tempesta e potrebbe annunciare lo stato di calamità naturale.
Il bilancio delle vittime delle inondazioni in Romania, dove le persone si sono arrampicate sui tetti per sfuggire all’acqua, è salito a 7. L’Ungheria ha schierato più di 350 soldati per rinforzare le barriere anti-inondazione, poiché si prevede che il Danubio e i fiumi lungo il suo bacino si innalzeranno. Boris ha causato danni immensi ancora difficili da stimare. Le piogge incessanti si sono abbattute sulla regione da venerdì, gonfiando torrenti e fiumi e costringendo migliaia di residenti a lasciare le loro abitazioni.
Tifone Bebinca, venti a 151 km/h
A Shanghai, in Cina, si è abbattuto intanto Bebinca, il tifone più forte mai registrato dal 1949. La tempesta ha inondato le strade, ferito almeno una persona e lasciato al buio 380 case. A causa del tifone più di 414mila persone sono state evacuate a causa dei potenti venti e delle piogge torrenziali. Le scuole sono state chiuse e le persone sono state invitate a rimanere in casa. Bebinca è atterrato intorno alle 7 e 30 del mattino nel vasto distretto commerciale di Pudong con venti di 151 km/h.
I venti hanno sradicato o danneggiato più di 10mila alberi. Il tifone si è indebolito spostandosi verso l’interno, inondando parti delle province cinesi di Jiangsu, Anhui e Zhejiang. Ieri sera, due aeroporti del centro finanziario cinese hanno cancellato centinaia di voli. “La velocità massima del vento vicino al centro del tifone era di 42 metri al secondo. – hanno fatto sapere dalla televisione cinese Cctv – Ciò lo ha reso il più forte tifone che si è abbattuto su Shanghai dal 1949 dopo Gloria”. La municipalità di Shanghai ha consigliato ai suoi 25 milioni di residenti di non lasciare le proprie case, mentre nel distretto di Chongming, isola situata alla foce del fiume Yangtze, sono state evacuate 9mila persone.