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Categories: Cronaca

Il nuovo dibattito politico: “Nel Partito Democratico di parla solo di Tik Tok”

Un nuovo, clamoroso scenario irrompe all’interno della battaglia politica: “Si discute solo di Tik Tok. C’è grande ipocrisia”

“All’interno del Partito Democratico da tempo c’è un grande dibattito interno: si parla solo di Tik Tok: e la cosa più bella è che, coloro che si battono per eliminarlo, sono tra quelli che hanno account e li utilizzano in modo continuo”. Le parole rivolte da uno dei dirigenti del social network, rilasciate ad un quotidiano, fotografano alla perfezione una situazione ultra contraddittoria. All’interno dei Democratici c’è una grande battaglia interna: tra i motivi più grandi di discussione, c’è l’utilizzo o meno di Tik Tok.

La nuova frontiera della battaglia politica. I parlamentari discutono se è giusto o meno utilizzare Tik Tok – Cityrumors.it (Ansa Foto)

Se infatti da una parte molti esponenti di spicco del Partito si battono per vietarne l’applicazione, dall’altro la stragrande maggioranza, la utilizza per scopi propagandistici, sfruttandone il grande utilizzo tra i più giovani. Alcuni trai maggiori contestatori di Tik Tok infatti, hanno dei profili, che vengono regolarmente utilizzati per fare campagna elettorale e per mostrarsi nelle vesti politiche e nella vita di tutti i giorni.

Negli Stati Uniti molti governatori stanno pensando di vietare l’utilizzo del social network e di eliminarlo dalle reti di proprietà dello Stato, a causa di problemi legati alla sicurezza. Negli Usa infatti molti considerano Tik Tok come un social che influenza l’opinione pubblica e il fatto che sia controllato e gestito dalla Cina, ha portato molte legislature statali a chiederne il divieto di utilizzo, con delle leggi speciali. In Pennsylvania ad esempio, lo scorso anno è passata una legge (all’unanimità) per bloccare Tik Tok e si trova ora sul tavolo del governatore democratico. Ma in tutto il Paese esiste una grandissima contrapposizione, figlia anche di una poca coerenza politica.

Il Governatore che utilizza Tik Tok ogni giorno…ma che dovrebbe vietarne l’uso

Se da una parte infatti l’app è continuamente  sottoposta a controlli e divieti, i governatori e le agenzie statali – e persino il presidente Joe Biden – continuano a usarla per promuovere le loro iniziative e ampliare il loro bacino di voti. Il loro obiettivo è il voto dei giovani, ovvero di coloro che costituiscono la base di 170 milioni di utenti dell’app negli Stati Uniti. Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, l’esponente democratico che (teoricamente) dovrebbe dare l’ok alla legge sullo stop a Tik Tok per motivi di sicurezza, è in realtà uno dei massimi fruitori del social network. Ha creato il suo account personale durante la campagna elettorale e ancora oggi la utilizza quotidianamente, per coinvolgere i cittadini nella quotidianità della vita politica e per mostrare un’immagine diversa di se.

E’ una stella nascente del Partito Democratico e fa parte dei governatori che si stanno costruendo un profilo nazionale e forse si stanno posizionando per una corsa alla Casa Bianca nel 2028. La sua attenta messaggistica si estende al suo account ufficiale di governatore su TikTok. Tutti colorati con le sue priorità e posizioni, i video lo vedono partecipare a tendenze virali, analizzare aspetti della sua proposta di bilancio e persino prendere in giro il Texas con una canzone di Beyoncé. Altri governatori utilizzano account TikTok,  tra gli account verificati dei democratici, e anche in Stati che hanno vietato l’applicazione dai dispositivi e dalle reti statali. “Non è sorprendente che i politici usino così tanto TikTok”, ha dichiarato Anupam Chander, visiting scholar presso l’Institute for Rebooting Social Media dell’Università di Harvard. “È più sorprendente che non lo facciano”. Questo tipo di comunicazione si rifà alle conversazioni del Presidente Franklin Roosevelt, quando gli americani dell’epoca della Depressione si riunivano intorno alla radio per ascoltare la sua voce.

Molti Stati hanno vietato l’utilizzo dell’applicazione di Tik Tok Ma gli stessi politici che hanno firmato la legge, sono i primi ad utilizzarlo – Cityrumors.it (Ansa Foto)

I social network nella politica statunitense

In tempi più recenti, i social media sono stati utilizzati per le elezioni. L’ex presidente Barack Obama è stato molto attivo su Facebook, promuovendo la sua campagna elettorale nel 2008. Donald Trump invece ha utilizzato tantissimo Twitter, ora X, nel 2016. “È un’app che può essere molto personale. Si può condividere la propria camminata verso l’aula del Senato o la propria esaltazione quando un voto viene approvato. O la delusione quando un voto fallisce”, ha detto. “È un modo per raggiungere le persone in modo molto personale”. Trump ha anche dato vita ad una lunghissima diatriba con i responsabili dell’App, che gli bloccarono l’account ufficiale. Tutto è stato ripristinato con l’arrivo di Elon Musk, diventato nuovo proprietario del social network. L’ex candidato presidenziale del GOP Vivek Ramaswamy ha fatto un uso precoce e  liberale di TikTok durante la sua campagna, e un giovane repubblicano ha detto che la sua presenza sui social media “lo ha reso popolare”. “Molti giovani elettori sembrano ricettivi nei confronti di candidati come Ramaswamy, grazie alla sua giovane età e al suo programma di nuova generazione”, ha dichiarato a settembre a CBS News Victoria Carlson, portavoce dei College Republicans della George Washington University.

Gli Stati dove Tik Tok si utilizza: gli escamotage creati dal Governo

In Michigan, l’app è stata vietata nel marzo 2023 dai dispositivi governativi – con alcune eccezioni, come l’account promozionale della governatrice democratica Gretchen Whitmer, che ha portato video di cani simpatici, la sua classifica di March Madness e notizie sulle sue iniziative ai suoi circa 245.000 follower. Nel New Jersey, un’app affiliata al governo pubblica scherzi e meme. Una deroga alla legge del New Jersey che vieta l’uso di TikTok sui dispositivi governativi consente di pubblicare post da reti non statali, previa autorizzazione. Altri account governativi in tutto il Paese hanno pubblicizzato i loro parchi statali per promuovere il turismo, gli eventi e le piccole imprese. In Pennsylvania, c’è Shapiro con la sua tazza di tè fumante “Get S-t Done” – lo si vede poi con la famiglia  o un filmato leggermente traballante mentre ringrazia i professori dei figli, dopo averli ripresi a scuola.  Come gioco di parole sui popolari video “point of view” (punto di vista) in cui i creatori creano uno scenario, Shapiro fa una faccia preoccupata con il testo sovrapposto “POV: Quando gli estremisti cercano di impedire il conteggio dei voti legali”. “Il governatore crede, e questa amministrazione crede, che non ci debba essere una porta sbagliata per accedere al governo”, ha detto Manuel Bonder, portavoce di Shapiro. TikTok fa parte di questo panorama, ha detto.

Numerosi politici hanno sfruttato Tik Tok per fare breccia sui giovani elettori – Cityrumors.it

L’amministrazione ha un telefono dedicato solo all’esecuzione di TikTok, fuori dal Wi-Fi statale, senza altre applicazioni, ha detto Bonder. Nel 2022, i ricercatori hanno trovato più di 100 account di candidati al Congresso. La maggior parte erano democratici, ha dichiarato Maggie Macdonald, assistente alla cattedra di scienze politiche dell’Università del Kentucky. “Sembra che i democratici abbiano esclusivamente questo dibattito, hanno degli account e poi fanno di tutto per vietarli agli altri”.

 

Paolo Colantoni

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