Sembrava una persona normale, ma è un uomo che si è trasformato in un vero e proprio killer, anche perché ha distrutto il cadavere di un familiare buttandolo in un forno
Il più ricercato d’Italia, perfino più di alcuni latitanti famosi di mafia e camorra, alla fine è stato trovato. Si sospettava che la sua fuga potesse durare anni e che fosse ormai nascosto chissà dove in Europa o addirittura in giro per il mondo, ma la cosa assurda è che non sarebbe mai uscito dall’Italia, tanto che alla fine è stato trovato, localizzato e arrestato. Si tratta di Giacomo Bozzoli, il 39enne condannato in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario, ma anche per la distruzione del suo cadavere, gettato nel forno della fonderia a Marcheno in provincia di Brescia l’8 ottobre 2015.
Poco prima delle ore 18 del giorno 11 luglio, i carabinieri del comando provinciale di Brescia sono riusciti a trovarlo e alla fine, dove averlo riconosciuto, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione che era stato emesso dalla procura della Repubblica di Brescia per l’imprenditore Giacomo Bozzoli che, appena dopo la sentenza di ergastolo, si era dato alla fuga, facendo perdere ogni sua traccia. Per giorni si è cercato in tutte le direzioni, anche fuori dall’Italia dove si pensava potesse avere alcune proprietà, ma l’uomo dopo 11 giorni di latitanza, alla fine è stato rintracciato nella propria villa di Soiano, nella sponda bresciana del lago di Garda.
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