Il presidente della Repubblica, secondo quanto si apprende, è arrivato presso il Banco di Santo Spirito per un intervento
Il presidente Sergio Mattarella in ospedale. Una notizia che ha gettato subito nel panico tante redazioni, ma col passare dei minuti la situazione si sarebbe rasserenata per le condizioni del presidente della Repubblica.

Il Capo dello Stato è stato ricoverato all’ospedale di Santo Spirito per un intervento programmato al pacemaker che non solleva alcuna ansia anzi, le sue condizioni di salute sono ottime e non c’è alcuno stato di preoccupazione sulla sua situazione. A confermarlo e a ribadirlo è il Quirinale con una nota che sottolinea come questo ricovero per Mattarella fosse programmato da tempo.
Il presidente della Repubblica in questo momento è ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma, nel reparto di cardiologia. L’intervento è di routine e dovrebbe svolgersi nella mattinata mercoledì 16 aprile con la possibilità che venga dimesso il giorno stesso o quello successivo alla piccola operazione programmata da diverso tempo.
Cosa è il pacemaker e perché Mattarella non preoccupa
Ancora non si sa bene che tipo d’intervento sarà e perché il presidente Sergio Mattarella si dovrà sottoporre a questo piccolo intervento chirurgico, ma il dispositivo di cui si parla è il pacemaker.
E più precisamente si tratta di un apparecchio elettronico che viene inserito e impiantato nel cuore per correggere eventuali disturbi dell’attività del cuore che potrebbero essere legati ad anomalie del ritmo nel caso in cui ci possano essere rallentamenti della frequenza del battito cardiaco. Ci sono vari tipo e varie patologie, ma quella che riguarda il presidente Mattarella, da quanto si apprende, sembra sia di routine.

Una giornata normale con appuntamenti
Si tratta di un ricovero programmato da tempo, il capo dello Stato nel pomeriggio aveva incontrato il presidente del Montenegro Milojko Spajić e aveva rispettato gli impegni dell’agenda di giornata.
Era stata una giornata piena di appuntamenti per il capo del Quirinale, con incontri con capi di Stato esteri, come quello del Montenegro, ma anche con Gianni Letta e con tutta una serie di situazioni legate al cosiddetto decreto Morandi, legato al risarcimento dei danni dal crollo del ponte di Genova.