Il vaiolo delle scimmie, detta anche malattia Mpox (Monkeypox), sta causando gravi focolai in Africa e si sta espandendo.
Il virus che causa la malattia è presente soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Un nuovo ceppo virale, emerso per la prima volta a settembre 2023, è stato rilevato per la prima volta al di fuori del Paese. Per questo motivo la direzione generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dato il via alla procedura Eul (Emergency Use Listing). Ed ha invitato i produttori di vaccini contro la malattia Mpox a presentare una manifestazione di interesse per l’inserimento nell’elenco per uso in caso di emergenza.
La procedura Eul è un processo di autorizzazione sviluppato specificamente per accelerare la disponibilità di prodotti medici non autorizzati come i vaccini, necessari in situazioni di emergenza sanitaria pubblica. Si tratta di una sorta di autorizzazione limitata nel tempo, basata su un approccio rischio-beneficio. L’Oms ha chiesto ai produttori di inviare dati per garantire che i vaccini siano sicuri, efficaci, di qualità garantita e adatti alle popolazioni target. Eul accelererà così l’accesso al vaccino in particolare per i Paesi a basso reddito.
Ma non solo. La procedura consentirà ai partner dell’Oms come Gavi (l’Alleanza Vaccini) ed Unicef di procurarsi i vaccini per la distribuzione. Attualmente sono già in uso due vaccini contro la malattia Mpox, entrambi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale alla Sanità. Bisogna ricordare che il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata da un virus del genere Orthopoxvirus.
I sintomi più comuni sono eruzione cutanea e lesioni delle mucose che possono durare dalle 2 alle 4 settimane, accompagnate da febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, scarsa energia e linfonodi ingrossati. Il virus Mpox può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il contatto fisico con soggetti infetti, con materiali contaminati o con animali infetti. Nel 2022 e nel 2023 un’epidemia globale di Mpox è stata causata da un ceppo noto come “Clade IIb”.
Il virus del vaiolo delle scimmie è stato scoperto in Danimarca nel 1958 in scimmie tenute per la ricerca. Il primo caso umano segnalato è stato quello di un bambino di nove mesi nella Repubblica Democratica del Congo nel 1970. L’Mpox può trasmettersi da persona a persona e occasionalmente da animali a persone. Dopo l’eradicazione del vaiolo nel 1980 e la fine della vaccinazione contro il vaiolo in tutto il mondo, l’Mpox è emerso costantemente nell’Africa centrale, orientale e occidentale. Il serbatoio naturale del virus è sconosciuto: vari piccoli mammiferi come scoiattoli e scimmie sono suscettibili.
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