Ilaria Salis in cella a Budapest, l’appello del padre al governo

Ilaria Salis continua ad essere in carcere a Budapest. Il padre in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Mi sarei aspettato un aiuto bipartisan”.

Ilaria Salis è ormai da quasi un anno in carcere a Budapest. La 39enne è stata arrestata durante una contromanifestazione alla protesta di formazioni neonaziste. “Da quando è stata messa in cella – sottolinea il padre ai microfoni del Corriere della Sera – vive in condizioni disumane. Per 8 giorni è rimasto senza vestiti puliti e igiene personale. Fino a settembre non siamo riusciti a comunicare con lei. Il 29 ci sarà il processo: gli atti non sono stati tradotti e il materiale a disposizione degli avvocati è incompleto“.

Intervista padre Ilaria Salis
Ilaria Salis è in carcere ormai da oltre un anno – Cityrumors.it – Foto Ansa

La nostra connazionale, comunque, continua a respingere le accuse: “Si è sempre dichiarata estranea – sottolinea il padre – agli atti c’è un video nel quale non si riconosce nemmeno, non c’è nemmeno un testimone ed ora rischia fino a 24 anni di carcere“.

“Mi sarei aspettato una mobilitazione bipartisan”

Intervista padre Ilaria Salis
L’appello del padre di Ilaria Salis alla politica – Cityrumors.it – Foto Ansa

II padre di Ilaria fa un appello anche alla politica: “Mi aspettavo una mobilitazione bipartisan anche perché stiamo parlando di una cittadina italiana che è stata privata dei suoi diritti fondamentali“.

Il genitore della 39enne sottolinea anche che “una certa parte politica si è tirata fuori. Ho mandato pec alla presidenza del Consiglio, ai ministri degli Esteri e della Giustizia, ma non ho avuto risposta. Un sito di neonazisti ha pubblicato l’indirizzo di casa di mia figlia. Io non concedo interviste in casa per tutelare la mia famiglia. Ancora nessuno si è fatto vivo“.

“Tante persone ci vogliono bene”

Nonostante questo, molte persone hanno dato la propria solidarietà alla famiglia della 39enne. “Ilaria Cucchi e i nostri amici ci sono sempre stati vicini – conferma l’uomo – abbiamo scoperto che sono davvero in tanti a volerci bene“.

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