Il nome dell’uomo è Cesar Augusto Sanchez Martinez e si tratta di un noto pr dei locali notturni della capitale ed era ai domiciliari
Un fatto di cronaca gravissimo. Un uomo già sotto condanna e in arresto per stupro, riesce a evadere dai domiciliari e a violentare un’altra povera donna. Una violenza che è sulla coscienza di persone delle istituzioni che, a questo punto e per quello che è avvenuto, non hanno fatto bene il loro lavoro. E ci sono situazioni a livello processuale e legale, molto meno gravi ma con persone che restano in carcere, tipo l’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Pensare che la mattina del 23 gennaio questa persone, un uomo di 36 anni che si chiama Cesar Augusto Sanchez Martinez, era finito agli arresti domiciliari per aver violentato una ragazza immagine di una discoteca. Ebbene, la sera stessa di quello che era appena successo, è riuscito ad evadere dalla disposizione degli arresti domiciliari andando a ballare, facendo un’altra vittima.
Una cosa aberrante. Ora per il 36enne peruviano si aprono le porte del carcere. L’uomo, abbastanza noto nelle discoteche romane come promoter, era stato arrestato a ottobre per aver violentato una ragazza di 20 anni che lui stesso aveva assunto come ragazza immagine per la discoteca El Taboo, in zona Tiburtina, tanto che aveva già lavorato con quest’uomo
Quella notte la vittima, secondo l’accusa, sarebbe stata narcotizzata e poi violentata dall’uomo che le avrebbe offerto da bere: «Non mi era mai capitato di avere un blackout così» aveva detto la ragazza, che si era recata al San Filippo Neri per le analisi dopo che si era svegliata in stato di torpore. Era stata la madre della vittima, localizzando il cellulare, a rintracciare la ragazza: era in un parcheggio, in compagnia dell’indagato, e non si reggeva in piedi. Poi la denuncia.
Era la notte tra l’11 e il 12 ottobre. Poi la denuncia, le indagini capaci di risalire alla verità nonostante all’ospedale San Filippo Neri non abbiano custodito correttamente i campioni biologici. E infine l’arresto, il 23 gennaio, come richiesto dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
I poliziotti del commissariato Primavalle, dopo la convalida del gip, come ordinato dal giudice, quel giorno hanno accompagnato l’uomo ai domiciliari. Ma invece di rimanere a casa, approfittando dell’indisponibilità del braccialetto elettronico che avrebbe dovuto indossare, è uscito di casa ed è andato alla discoteca Room 26 di viale Marconi, dove avrebbe violentato una ragazza, che poi lo ha denunciato.
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