In questi casi puoi parcheggiare sulle strisce blu senza pagare: non lo sa nessuno

Svolta per chi deve parcheggiare la propria auto sulle strisce blu. Ecco come fare per non pagare ed evitare le multe.

Il piccolo diventa grande, il poco tantissimo. La sosta nelle strisce blu in città come Roma è soggetta al pagamento di una tariffa ordinaria di un euro l’ora fuori le ZTL, 1,20 euro all’interno di essa. Poco direte voi rispetto ad altre città, tanto se si considera il tempo.

Puoi parcheggiare sulle strisce blu senza pagare
Parcheggiare sulle strisce blu senza pagare, si può – cityrumors

Importante è sapere due cose. La prima è che esistono delle tariffe agevolate per la sosta nelle strisce blu, che per i residenti è sempre gratuita a patto di mettere in bella vista sul cruscotto quel foglio di carta plastificato che certifica la residenza in quel determinato quartiere.

0,20 euro per 15 minuti di sosta, 4,00 euro per 8 ore continuative di sosta, oppure chi è obbligato ad andare lì tutti i giorni (magari per lavoro) può pagare un abbonamento di 70 euro al mese. Oltre l’agevolazione, però, ci sono determinati casi stabiliti dalla legge in cui un automobilista può parcheggiare sulle strisce blu senza pagare. Non tutti ne sono a conoscenza.

Cosa dice la legge sulle strisce blu non a pagamento

Per esempio, gli automobilisti possessori di auto elettriche usufruiscono di un parcheggio gratuito sulle strisce blu. Con due riflessioni da fare: la crisi di questo segmento di settore fa sorgere molti dubbi, a queste condizioni (incentivi ridotti al lumicino, costi molto più elevati rispetto alle auto a motore a combustione, poche colonnine di ricarica nelle grandi città italiane), il secondo accorgimento è quello che non tutte le città garantiscono questa possibilità, per cui è sempre meglio verificare sui rispettivi portali online. Tant’è.

Strisce blu, come non pagare
Strisce blu, ci sono molti casi in cui non si paga – cityrumors –

Anche persone con disabilità e le donne in gravidanza o con bambini fino a 2 anni di età hanno il diritto di parcheggiare sulle strisce blu anche se non sono residenti in quel quartiere. Pure qui delle limitazioni, nel senso che nel primo caso bisogna essere in possesso di un contrassegno ben visibile sul cruscotto della vettura, ma anche che non ci siano posti ad hoc liberi. Nel secondo caso, invece, è necessario sottolineare che non si tratta di vere e proprie strisce blu gratuite, ma di appositi stalli rosa all’interno di parcheggi a pagamento: bisogna, inoltre esporre sempre il contrassegno, di colore rosa da richiedere sul portale del proprio comune di residenza.

Dulcis in fundo ci sono multe dichiarate illegittime. E qui le note liete per gli automobilisti: se il parchimetro non funziona e non ce n’è un altro nei paraggi non dovrete pagare nulla, a patto che di provarlo con una bella foto. Stesso discorso se c’è l’impossibilità di pagare con bancomat (c’è una legge a proposito) con annesse foto e video-prova idonea, ma anche se non esistono nei paraggi strisce bianche: l’alternanza di colori, il bianco e il blu, è obbligatoria nonché stabilita dalla legge.

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