Proseguono senza sosta le indagini sugli ultras. I pm accusano in modo duro l’Inter. E Lucci aveva scoperto da tempo di essere intercettato
Non si ferma l’inchiesta sul mondo ultras. La Procura di Milano vuole chiarire meglio i rapporti tra i due club meneghini e il tifo caldo. Proprio per questo è attesa nei prossimi giorni la convocazione ufficiale per Zanetti e tutti i giocatori coinvolti in queste intercettazioni (l’ultimo nome è quello di Lukaku ndr).
Ma per l’Inter i guai non sono assolutamente finiti qui. Secondo quanto riferito da La Stampa, che cita le carte dei pm, i nerazzurri hanno finanziato soggetti indagati per associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa. Ovvero hanno permesso “colposamente” a soggetti legati al clan Bellocco di infiltrarsi nelle maglie della struttura societaria. Accuse pesanti e che rischiano di creare non pochi problemi al club campione d’Italia. Da parte di Viale della Liberazione fino ad oggi ogni accusa è stata respinta e la massima disponibilità a collaborare con gli inquirenti. Ma le ultime notizie sembrano cambiare completamente il quadro della vicenda.
Chi sapeva di essere intercettato è Luca Lucci. In un colloquio con il suo avvocato, risalente al maggio dello scorso anno, il leader della curva milanista ammetteva tutta la sua preoccupazione per quanto stava succedendo. E qualche tempo più tardi il suo legale confermava l’indagine per associazione. “Sono stato in questura. Stanno lavorando giorno e notte“, fa sapere l’avvocato al tifoso rossonero.
La notizia nel giro di poco tempo ha fatto il giro delle due Curve della città meneghina. E Lucci, parlando con un parente, ha confermato il timore dell’inchiesta perché “ormai sono un personaggio pubblico e faccio notizia. Senza dimenticare che tutti ormai mi definiscono l’amico di Salvini“.
Ma al vaglio degli inquirenti c’è anche il rapporto di Lucci con Fedez e altri personaggi del mondo dello spettacolo. Infatti, subito dopo aver scoperto dell’inchiesta, l’ultrà milanista ha dato vita all’Italian Ink, le barberie in franchising aperte anche fuori dalla Lombardia da altri suoi amici e da Emis Killa.
In più nei piani di Lucci c’era anche una sede davanti al Duomo da aprire con Fedez, ma poi il progetto non è andato a buon fine. Nonostante questo, il rapporto tra i due è decollato tanto che il cantante si rivolge a lui per trovare un nuovo bodyguard per la famiglia. Amicizia che porta i due a cenare insieme molte volte. Una è avvenuta a casa del rapper due giorni dopo la spedizione punitiva contro Iovino.
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