Sembra quasi una maledizione quella del veliero Bayesian affondato dopo essere stato investito da una tromba d’aria a largo delle coste siciliane nello scorso weekend
Doveva essere una vacanza da sogno nei mari del Mediterraneo, ma per le 22 persone a bordo del veliero superlusso il viaggio si è trasformato in una tragedia. Intorno alle 5 di domenica mattina, l’imbarcazione si è inabissata nel golfo di Palermo a causa di una tempesta. Il bilancio provvisorio è di 1 morto (il cuoco del veliero, canadese con passaporto di Antigua) e 6 dispersi, mentre in 15 sono stati tratti in salvo.
Stephen Chamberlain era coimputato con il magnate britannico Mike Lynch nel processo per frode statunitense sulla vendita di Autonomy a Hewlett-Packard. L’alto dirigente sarebbe deceduto sabato, due giorni prima della tragedia di Porticello che, al momento, fa registrare tra i sei scomparsi anche il businessman inglese.
Una strana coincidenza
Una morte apparentemente slegata da qualsiasi altro coinvolgimento, ma che a una attenta rilettura fa davvero riflettere per l’incredibile coincidenza. Un tragico incidente è avvenuto a Cambridge, in Inghilterra, dove un uomo è stato investito mentre faceva jogging. Stephen Chamberlain infatti è morto sabato scorso, ma la notizia della sua morte è emersa solo in queste ore, proprio dopo dell’affondamento del grande veliero davanti alle coste di Palermo in seguito alla tempesta che si era abbattuta nella zona. Due incidenti senza nessun legame se non fosse che Chamberlain era coimputato in un importante processo per frode davanti alla giustizia americana con Mike Lynch, il 59enne tycoon attualmente ancora scomparso insieme ad altre cinque persone, in conseguenza dell’affondamento dello yacht.
Un processo per frode
Chamberlain era stato investito sabato mattina da una Vauxhall Corsa blu mentre faceva jogging a Stretham, località a nord di Cambridge. Il cinquantenne top manager britannico aveva riportato gravi ferite e poi è morto in ospedale. La stampa britannica ha in queste ore dato ampio risalto a questa strana maledizione che ha coinvolto i due miliardari, a poche settimane dalla notizia dell’assoluzione da tutte le accuse che li riguardava. La storia di Michael Lynch, considerato il “Bill Gates britannico”, e del suo vice Stephen Chamberlain si intreccia alcuni anni fa, quando i due erano presidente e vicepresidente della società Autonomy, fondata nel 1996, utilizzata dalle aziende per raccogliere e analizzare enormi mole di dati. Questa società è stata successivamente venduta al colosso dell’elettronica Hewlett-Packard, nel 2011, per 11 miliardi di euro ma, proprio per quella vendita, i due sono andati a processo per 15 capi d’accusa, tra i quali quello di aver gonfiato il prezzo del gruppo prima della vendita. Tuttavia, dopo una lunga battaglia legale, i due a giugno sono stati giudicati innocenti e la crociera in Sicilia per Lynch era proprio un modo per festeggiare il nuovo inizio. Ma il destino evidentemente aveva in programma ben altro.