Con effetto immediato la Lazio ha licenziato il falconiere Juan Bernabé: per questo motivo l’aquila Olympia non potrà più volare all’Olimpico
È una storia surreale e difficile da comprendere, figurarsi da raccontare. Non ha niente a che vedere con il calcio, si tratta in realtà di un problema importante e personale che colpisce molte persone e che, in quanto tale, dovrebbe probabilmente rimanere nell’ambito privato.
Ma no, non l’ha pensata così Juan Bernabè, ex falconiere della Lazio, che è stato licenziato in serata dal club biancoceleste. E con lui, saluta anche l’aquila Olympia, abituata ormai da 15 a volare sopra lo Stadio Olimpico in occasione delle gare casalinghe della squadra romana (il primo volo era stato il 22 settembre 2010 in occasione della partita tra Lazio e Milan).
Questo, il comunicato della società: “La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabè e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento. La Società si rende conto del dolore, peraltro condiviso, che ai tifosi provocherà la perdita dell’aquila nelle prossime gare casalinghe, ma ritiene che non è possibile essere associati, tutti, per di più con il simbolo storico dell’aquila, ad un soggetto che, con la sua iniziativa, ha reso inammissibile la prosecuzione del rapporto“.
Lazio, il licenziamento del falconiere Bernabè
Andiamo però per gradi, partendo dall’annuncio di ieri sera in pompa magna, in cui lo spagnolo sui social network annunciava con orgoglio di essersi sottoposto a protesi peniena, ossia una soluzione rivoluzionaria utilizzata generalmente dagli uomini affetti da deficit erettile per migliorare la propria esperienza sessuale.
Fino a qui, per quanto possa risultare eccentrica la decisione di rendere pubblico un simile intervento, niente di particolarmente sconvolgente. Il vero e proprio caos si è generato il giorno successivo all’intervento, cioè oggi, quando Bernabè ha deciso di pubblicare sui propri social network le immagini esplicite del suo membro in erezione, da varie angolazioni.
Una scelta decisamente discutibile, che ha fatto immediatamente il giro dei social network. A prescindere dall’inevitabile sfottò che si è generato tra i tifosi (più quello un po’ più evitabile da parte dei mezzi di informazione di fede giallorossa, ma quello è un altro discorso), una mossa che è stata comprensibilmente valutata come “inammissibile” dal club biancoceleste (avallata tra l’altro sia dalla Curva Nord che dalla Tribuna Tevere), che ha proceduto al licenziamento con effetto immediato. Con il suo addio, ovviamente, saluterà anche l’aquila Olympia.