Incredibile scoperta: ritrovato un rinoceronte lanoso di 32mila anni fa ancora intatto

Una lontana specie di rinoceronte, di circa 32.000 anni fa, è stato ritrovato congelato e ancora intatto da alcuni scienziati

Il permafrost è stato custode di un grande segreto portato alla luce solo negli scorsi giorni. Come hanno riportato alcuni scienziati negli scorsi giorni, è stato infatti scoperto un rinoceronte lanoso eccezionalmente rimasto ben conservato per più di 32.000 anni fa. Stando alle ricostruzioni, l’esemplare aveva circa 4 anni quando è morto. L’età così giovane, unita alle buone condizioni in cui è stato ritrovato l’animale, hanno permesso di scoprire nuovi dettagli intorno a questa specie estinta migliaia di anni fa. Questo genere di animale si sarebbe estinto circa 10.000 anni or sono, più o meno durante quella che è passata alla luce come era glaciale.

Incredibile scoperta: ritrovato un rinoceronte lanoso di 32mila anni fa ancora intatto
Ritrovato un rinoceronte lanoso di 32.000 anni fa (Pixabay) – Cityrumors.it

I resti mummificati del rinoceronte lanoso esaminati dagli scienziati, e svelati solo oggi, sono stati ritrovati nel 2020 nella regione della Yakutia, nel nord della Siberia. Questa sarebbe stata l’ultima area in cui esisteva il rinoceronte lanoso prima che la specie si estinguesse. Il lato destro dell’animale era ben conservato. Questo era composto da tessuti molli, pelle e pelo. Al contrario, invece, quello sinistro era gravemente danneggiato. Una situazione che ha spinto gli scienziati a pensare che l’animale sia stato mangiato dai predatori. Gli organi erano effettivamente visibili e la maggior parte dell’intestino mancava.

Le scoperte sul rinoceronte lanoso

Love Dalén, professore di genomica evolutiva all’Università di Stoccolma, ha spiegato in merito alla scoperta: “La stragrande maggioranza dei resti di animali dell’era glaciale sono ossa e denti senza carne o pelle o qualcosa del genere. Capita solo una volta su 10.000 di imbattersi in qualcosa del genere”. Lo stesso studio sul ritrovamento, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Doklady Earth Sciences, ha mostrato anche che il rinoceronte lanoso aveva una grande protuberanza sul dorso. Secondo Dalén, avrebbe potuto essere un modo per l’animale di immagazzinare calore per l’inverno, un fattore che è più comune negli animali provenienti da zone artiche e quindi più fredde.

Le scoperte sul rinoceronte lanoso
Il rinoceronte era ancora intatto (Pixabay) – Cityrumors.it

L’analisi della pelliccia del rinoceronte lanoso ha, inoltre, portato alla luce anche tracce di pulci d’acqua e piccoli crostacei parassiti ormai estinti da migliaia di anni. Nello studio si legge anche che: “Nella lana sono stati trovati numerosi resti di crostacei microscopici, inclusi esemplari del genere Moina ora assenti dalla zona“. Una pluri-scoperta che ha messo in evidenza quanto ancora oggi, nonostante i mezzi e le continue ricerche dei decenni passati, sia ancora possibile fare scoperte sensazionali come queste. Scoperte che, tra l’altro, ci aiutano a far luce su epoche lontanissime rispetto a quella che viviamo oggi.

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