Ingoia 890 gramma di cocaina: “Giuro che era solo per uso personale”

Un uomo ha ingoiato 890 grammi di cocaina e, dopo esser stato scoperto, ha provato a sostenere che si trattasse di uso personale

Lo scorso 28 novembre un uomo di 50 anni è partito alla volta della Repubblica Dominicana dalla Spagna. Al termine del lungo viaggio, quando è atterrato in aeroporto, l’uomo è sceso per andare a ritirare i bagagli dal nastro ma, poco prima di arrivare sul punto di ritiro, è stato fermato da alcuni agenti dalla polizia.

Polizia
Ingoia 890 gramma di cocaina: “Giuro che era solo per uso personale” – Cityrumors.it

Questi lo hanno portato alla sede della dogana dove è stato sottoposto ad alcune analisi delle urine che hanno evidenziato la sua positività alla cocaina. A quel punto lo hanno perquisito a lungo, senza però trovare nulla addosso che potesse far insospettire le forze dell’ordine o spingerlo all’arresto.

Per questa ragione hanno deciso di trasportarlo in ospedale dove grazie all’aiuto dell’apparecchiatura medica avrebbero potuto fare analisi molto più approfondite e scoprire se stava trasportando all’interno del Paese qualche sostanza proibita. Una volta giunti nella struttura ospedaliera, l’uomo è stato sottoposto a dei controlli accurati che hanno evidenziato qualcosa di sorprendente.

Una scansione, infatti, ha evidenziato che all’interno dello stomaco possedeva ben 81 palline contenenti all’interno della cocaina. Una quantità sorprendente che corrispondeva a circa 890 grammi di droga complessiva e che aveva ingerito con lo scopo di riuscire a bypassare i controlli della dogana.

Uso personale

L’uomo è stato immediatamente arrestato e nei prossimi giorni sarà processato dal tribunale. Nel frattempo, il cinquantenne è stato sottoposto a un interrogatorio nel corso del quale ha tentato di difendersi sostenendo che quelle sostanze in realtà non erano destinate a uno spaccio a livello internazionale, bensì a un uso di tipo personale, come riportano anche i media locali.

Martelletto
Uso personale – Cityrumors.it

Quella droga è per uso personale” avrebbe sostenuto, parlando così ai microfoni dei poliziotti: “Questo è ovviamente incredibile, si tratta chiaramente di traffico di droga organizzato nell’ambito di un’organizzazione criminale”. Quando ha raggiunto il tribunale negli scorsi giorni ha deciso di astenersi dal parlare alla stampa, invocando il suo diritto al silenzio.

A parlare, invece, è stato il suo avvocato, il quale si è rivolto alla coorte chiedendo un po’ di clemenza per il suo assistito, riconoscendo comunque l’errore che è stato commesso. “Non ci sono scuse per questi fatti, il mio cliente si rende conto di aver commesso un errore e di aver corso un rischio enorme” ha detto il legale, prima di aggiungere:

Ma allo stesso tempo non ha legami con il Belgio e tutta la sua vita si svolge in Spagna. La nostra società ne trarrà scarsi benefici se continuerà a trascorrere mesi in prigione. Chiediamo pertanto una sospensione condizionale della pena” ha poi concluso, nella speranza che il verdetto del 24 aprile sia meno leggero dei 36 mesi richiesti.

Gestione cookie