Dopo i fatti di Magdeburgo un blitz delle unità antiterrorismo dei Ros ha fatto aumentare la tensione per il pericolo attentati di Natale anche in Italia
Proprio la Germania è uno dei paesi dove la tradizione dei mercatini di Natale è più accentuata. Dalle grandi città ai piccoli paesi di montagna, tutti durante le festività si colorano delle tipiche casette di legno fino a contarne oltre 3000 sparsi in tutta la nazione. Uno dei più popolari si svolge a Magdeburgo, una delle città un tempo all’interno dell’ex DDR, che venerdì scorso è stato funestato da un gravissimo attentato di matrice islamica.
L’ennesimo attentato, simile ad altri già accaduti in passato, ha fatto alzare la soglia dell’attenzione in tutta Europa e anche in Italia sono scattate immediate le misure previste in queste situazioni. E’ stata emanata infatti una circolare della Polizia a Prefetture e Questure che dispone l’immediato rafforzamento della vigilanza nelle aree maggiormente attrattive sotto il profilo turistico e commerciale, dove vengono allestiti “mercatini e fiere natalizie, nonché nei siti che ospitano eventi di intrattenimento” e presso gli obiettivi sensibili e i siti ritenuti a rischio.
Un uomo di origine saudita a bordo di un suv, si è fatto largo nelle strette vie del centro storico di Magdeburgo, ha superato alcuni sbarramenti e si è lanciato a folle velocità contro la folla che passeggiava tranquilla tra i chioschi del mercatino di Natale allestito nella piazza principale della città, falciando oltre 200 persone. Il bilancio parla già di 5 morti e centinaia di feriti. Un italiano di origini calabrese è rimasto purtroppo coinvolto e, anche se fortunatamente non è in pericolo di vita, è stato comunque ricoverato in ospedale con fratture in varie parti del corpo.
L’attentato ha immediatamente fatto alzare il livello di allerta terrorismo anche in Italia, non soltanto per quanto riguarda i mercatini di Natale che si svolgono anche dalle nostre parti, ma soprattutto alla vigilia dell’apertura del Giubileo 2025 a Roma dove è previsto l’arrivo di migliaia di persone ogni giorno per le varie celebrazioni.
E proprio nell’ambito di indagini svolte alla scoperta di possibili lupi solitari presenti sul nostro territorio, i carabinieri del Ros hanno arrestato cinque giovani di origine straniera, ma residenti in Italia perché ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis. Il blitz, ancora in corso in queste ore è su mandato di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Bologna.
L’indagine, condotta dalla Procura bolognese con il coordinamento della Procura nazionale antimafia, ha rivelato collegamenti tra gli indagati e cellule operative di entrambe le organizzazioni terroristiche, confermando la presenza di un’ideologia radicalizzata tra i membri del gruppo. Tra i fermati ci sono due ragazze, una pakistana cresciuta e residente a Bologna e un’algerina cresciuta e residente a Spoleto (Perugia): erano loro alla guida del gruppo “Da’wa Italia”, associazione terroristica di ispirazione salafita-jihadista. Tutti gli arrestati avrebbero operato sul territorio nazionale, attraverso la rete internet.
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