Inno di Mameli, basta marcette: il Cdm vara le regole su come andrà eseguito

L’inno d’Italia deve ritrovare la sua sacralità, per questo il Consiglio dei Ministri ha varato una serie di regole su come eseguirlo

L’inno di Mameli, noto anche come Il Canto degli Italiani o, ancora più comunemente, come Fratelli  d’Italia è stato argomento di discussione negli scorsi mesi. A scatenare la polemica intorno all’opera d’arte prodotta nel 1847 da Goffredo Mameli, è stata una delle partecipanti dell’ultimo XFactor, Francamente.

Altare della Patria
Inno di Mameli, basta marcette: il Cdm vara le regole su come andrà eseguito – Cityrumors.it

La semifinalista del talent show presentato nella scorsa edizione da Giorgia, era stata contattata per cantarlo prima della finale di Coppa Italia di volley femminile, ma quando le è stata offerta quest’occasione si è sentita divisa: “La prima opzione era semplicemente dire di no, la seconda era accettare l’invito e prendere quello spazio per dare un messaggio”. 

Ma che tipo di messaggio? A detta sua, infatti, l’inno di Mameli avrebbe un testo anacronistico e non inclusivo, motivo per cui ha accettato di cantarlo ma solo per “prendere uno spazio e cantare l’inno, che sì ha un linguaggio non inclusivo, ma farlo da donna queer e vestendo determinati colori per dare un messaggio molto chiaro”. 

Da queste parole è scoppiata auna polemica che ha diviso per alcune settimane il popolo italiano su un argomento delicato ma che, con il passare del tempo, è sfumata nel nulla. Polemica che, inoltre, non ha scalfito la purezza dell’inno italiano, oggi di nuovo tema di dibattito ma per ben altri motivi.

Le regole dell’Inno di Mameli

La notizia che si legge questa mattina sulle pagine del Messaggero richiama ancora una volta all’inno di Mameli, ma non mette in discussione la sua attualità. Anzi, viene sottolineata l’importanza dei primi due fratelli d’Italia, di Goffredo Mameli che ne compose la musica e di Michele Novaro che ne fu autore.

Bandiera Italiana
Le regole dell’Inno di Mameli – Cityrumors.it

Il tema centrale oggi è la sacralità del canto degli italiani, l’importanza della musica sottolineata dal maestro Riccardo Muti che si oppone alle classiche e ripetitive marcette che ne infangano il valore. La fierezza di sentirsi italiani ricalcata da Carlo Azeglio Ciampi che scacciò il timore di sentirsi orgogliosi della propria patria.

Battaglie che hanno dato valore al tricolore e alla musica che accompagna lo sventolio della bandiera, che nell’ultimo Consiglio dei Ministri hanno permesso che una vecchia legge di 7 anni fa venisse attuata. La novità è di questi giorni.

Il Cdm riunitosi ha deciso di mettere nero su bianco una serie di regole che hanno come obiettivo quello di tornare a valorizzare la musicalità dell’inno di Mameli, rendendo noto quelle che sono le indicazioni da seguire per rispettare la musicalità e la sacralità, onde evitare che possa essere ridotto all’ennesima marcetta.

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