Un problema che attanaglia la maggior parte delle città metropolitane e per questo soggette ai maggiori restringimenti imposti dalle direttive europee
Milano, Roma e Napoli sono tra le città in cui si superano più frequentemente i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla concentrazione di polveri sottili, ma sono anche ai primi posti per residenti con “ecoansia”.
Ecco perchè, soltanto in queste tre città, si sono registrate oltre 275mila richieste arrivate ai legali messi a disposizione e impegnati nell’azione collettiva “Aria Pulita”.
“Aria Pulita”, una grande azione collettiva nata già da alcuni anni, volta a difendere il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salubre, con la possibilità di ottenere fino a 36 mila euro di risarcimento per ogni anno vissuto in un Comune inquinato.
Le città con l’aria meno salubre
Ce ne continuiamo a rendere conto mese dopo mese, non soltanto per l’effetto dell’esposizione all’aria poco salutare che respiriamo nelle città dove viviamo, ma anche per i continui provvedimenti che i sindaci delle grandi città metropolitane sono costretti a prendere, in osservanza a precise direttive della Comunità europea che fissano i limiti di Co2, secondo parametri sempre più stringenti per cercare di rendere più salubre l’aria che respiriamo. Milano, Roma e Napoli sono tra le città italiane che sforano di più i limiti. Infatti da una recente indagine condotta in collaborazione con lo European Data Journalism Network, che si basa sui dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus, è emerso che tra il 2018 e agosto 2023, Milano, Roma e Napoli sono tra le 58 città italiane dove la concentrazione di polveri sottili supera più spesso i limiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il capoluogo lombardo è in assoluto la città più “invivibile” d’Italia, il livello di polveri sottili e concentrazione di Co2 risultano infatti essere superiori ai limiti richiesti. Su un totale di 295 settimane monitorate a Milano, il limite massimo indicato dall’Oms è stato superato nel 93,2% delle settimane.
L’ecoansia da inquinamento
Possiamo misurare l’elevato tasso d’inquinamento di Milano anche con le oltre 100mila richieste arrivate, proprio dai residenti nel capoluogo, ai legali del gruppo Consulcesi impegnati nell’azione collettiva “Aria Pulita”. Sulle circa 600mila dimostrazioni di interesse pervenute, quasi 102mila arrivano solo da Milano. Seguono Roma con quasi 95mila richieste e Napoli con circa 80mila. “Il crescente interesse della popolazione italiana, in particolare dei residenti di Milano e di altre grandi città del Belpaese, è segno del sempre più diffuso sentimento di disagio legato all’inquinamento atmosferico”, commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group. “La qualità dell’aria è ormai diventata a tutti gli effetti una priorità per gli italiani, che mostrano di aver acquisito una maggior consapevolezza del legame imprescindibile tra salute ambientale e umana, attuale e futura”, ha aggiunto. La Corte di giustizia europea ha già multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”. Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto dal 2008-2018 in uno o più dei territori coinvolti.