Lucio Caracciolo, direttore di Limes, in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ si sofferma sull’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.
Si avvicina sempre di più l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, ma per Caracciolo la strada è ancora lunga. “Non parlerei di passo storico per il momento – ammette il direttore di Limes – questo ci sarà quando avverrà ufficialmente l’entrata. Per ora mi sembra più un fatto di cronaca e non penso che i tempi saranno immediati“.
“Il via libera dell’Unione Europea consente di aprire il negoziato – continua Caracciolo – ma ho i miei dubbi che questo possa servire a Kiev. L’Ucraina è ormai in una condizione disperata. Dipende solo dagli aiuti occidentali e noi ci laviamo le mani aprendo all’ingresso nell’Ue magari tra un decennio“.
“Russia e Stati Uniti non hanno mai smesso di dialogare”
Da parte di Putin nella giornata di ieri c’è stata una apertura al dialogo con gli Stati Uniti, ma su questo Caracciolo non ha dubbi: “Mosca e Washington non hanno mai smesso di parlare. Resta da capire cosa vogliono fare realmente. La Russia si trova in una condizione che un anno l’Occidente pensava impossibile“.
“Ora Mosca si sente rafforzata e soprattutto pensa alla sua visione strategica – aggiunge il direttore di Limes – il compromesso con l’Occidente le serve per continuare a far parte di un sistema globale“.
“Mosca e Pechino in Africa sono spesso concorrenti”
Caracciolo si sofferma anche sulle possibili mosse di Mosca in politica estera: “Da tempo sta attuando una manovra di aggiramento da Sud. Il vero rischio per Putin è quello di perdere il cuore della propria area di influenza, parliamo dello spazio ex sovietico e di alcune zone del territorio in Africa che sono sempre più nell’orbita cinese. Tra Russia e Pechino in quel continente c’è molta concorrenza e poca alleanza“.