Cresce il numero delle intolleranze alimentari tra gli italiani. E adesso è molto più facile scoprire questi problemi e curarli. I dettagli
Le intolleranze alimentari in Italia sono molto frequenti. Tutti noi conosciamo almeno una persona che non può mangiare un cibo oppure bere qualcosa perché rischia di sentirsi male. E i numeri sono in forte crescita. A confermare il trend in rialzo è uno studio effettuato da Clingo e diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Sono molte le persone che, nonostante consapevoli di avere qualche intolleranza, decidono di trascurare questi sintomi peggiorando la qualità della propria vita. Il consiglio degli esperti è di effettuare tutti i controlli del caso quando si presenta qualche malessere per risalire al prodotto che crea questi problemi. A differenza del passato, oggi è molto più facile scovare l’alimento da evitare e, di conseguenza, si riesce a vivere in maniera molto più tranquilla.
Intolleranze alimentari, ecco quali sono le principali
Come scritto in precedenza, in Italia sono in forte crescita le intolleranze alimentari. Ma quali sono le principali? Lo studio di Clingo è stato effettuato su oltre 3mila campioni e questi hanno evidenziato come molti dei nostri connazionali hanno un problema con il lattosio. Il 60% delle persone è risultato intollerante a questo prodotto. Sul podio troviamo anche il glutine (33%) e l’istamina (7%).
Ma non è assolutamente finita qui. Lo studio, infatti, ha evidenziato come tra i soggetti analizzati sono presenti anche intolleranze lievi ad alcool, caffeina e nichel. Numeri che comunque sono molto inferiori ai precedenti.
I sintomi
Sono molti gli italiani che trascurano queste intolleranze oppure prendono sotto gamba sintomi che potrebbero fare ipotizzare un problema simile. Per esempio, come evidenziato nello studio, se una persona è intollerante al glutine accusa gonfiore addominale, crampi allo stomaco, mal di testa, dissenteria e vomito. Tutti sintomi che sono identici alla celiachia. La differenza è rappresentata dal fatto che la prima non causa danni intestinali.
I numeri sono in forte crescita e proprio per questo motivo ormai bar e ristoranti si sono attrezzati per offrire prodotti alle persone che sono intolleranti al glutine e al lattosio.
Come scoprire l’intolleranza
Come si può scoprire l’intolleranza? “Basta fare dei test genetici – spiega Antonella Sciarra, Medico Chirurgo Specialista in Genetica Medica – la letteratura scientifica ha evidenziato come questi sono attendibilissimi e permettono di individuare i relativi poliformismi. Il tutto può essere fatto anche in autonomia a casa e poi consegnando il kit in uno dei migliaia TNT disponibili“. Nel giro di pochi giorni si ricevano i referti di Laboratorio con tutte le indicazioni del caso e gli alimenti da evitare in caso di intolleranza.