Ius scholae, FI non molla, Gasparri: “Gli emendamenti degli altri nemmeno li leggiamo” – VIDEO-

“Gli emendamenti degli alleati non ci interessano, noi votiamo i nostri”. Duro, convinto e senza esitazione. Maurizio Gasparri intercettato fuori da Palazzo Madama, parlando di ius scholae

Il vicepremier e  leader di FI Antonio Tajani ha trasmesso l’input ai capigruppo di Camera e Senato di iniziare a lavorare su una proposta organica sullo Ius scholae che dovrebbe essere completata entro fine mese. Lo annunciano, sentite  dall’ANSA autorevoli fonti di FI.

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri (Ansa Foto) Cityrumors.it

La proposta sarà poi presentata agli alleati per un confronto interno alla coalizione. E per quanto riguarda le  dichiarazioni di alcuni esponenti di FdI e Lega secondo cui lo Ius scholae  è stato “un tema estivo”, le stesse fonti hanno risposto all’agenzia di stampa: “Non lo è, è un tema che vogliamo affrontare”. Circa l’ emendamento di Azione e la mozione del Pd,  “Non ci interessano altre iniziative”, è stata invece la replica.

Ius scholae, FI non molla, Gasparri: “Gli emendamenti degli altri nemmeno li leggiamo” – VIDEO-

Il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri (Ansa Foto) Cityrumors.it

Insomma il partito del segretario Antonio Tajani non molla la presa, così come gli altri partiti della coalizione di governo, tendono a derubricare il tema. “Se è necessaria una riflessione sullo ius scholae? In realtà vi è un parlamento che ha riflettuto a lungo su questo tema. Il problema non è discutere, è di cosa si discute, perché fino ad oggi si è discusso del titolo della legge non della norma. Io me le sono lette le proposte presentate dall’opposizione e vi posso garantire che non c’è né una che va nella stessa direzione dell’altra. Non è una priorità di governo, non è un argomento che fino ad oggi è stato posto all’ordine del giorno, è un tema estivo”. A dirlo, Tommaso Foti, capogruppo di Fdi alla Camera, ospite a Start su Sky TG24.  Ma su cosa  punterebbe la proposta forzista:  a rendere possibile la richiesta della cittadinanza italiana dopo un percorso di 10 anni di studio con profitto che attesti, tra le altre cose, la conoscenza della lingua e della storia italiana. Questo criterio si sostituirebbe a quello dei 18 anni di età, per “abolire automatismi nella concessione della cittadinanza”. Ed è proprio con questa argomentazione che il partito di Tajani intenderebbe convincere gli alleati.

Ecco perchè, proprio oggi, Maurizio Gasparri, capogruppo in Senato di Forza Italia, intercettato da alcuni cronisti fuori da Palazzo Madama, nel ribadire che le priorità del Governo Meloni riguardano innanzi tutto la prossima manovra economica, ci ha tenuto a lanciare chiaro il messaggio ad alleati e ad opposizioni, sempre in materia di ius scholae. “Gli emendamenti degli alleati non ci interessano, noi votiamo i nostri”

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