Il portiere della Lazio Ivan Provedel ha denunciato l’ex compagna Giuditta Capecchi: “Non mi permette di vedere mio figlio”
Una vicenda delicata e personale, che si intreccia con la vita pubblica di Ivan Provedel, portiere della Lazio e della Nazionale. L’amore con Giuditta Capecchi, madre di suo figlio di tre anni, è finito, ma il loro legame continua a vivere nei tribunali. Al centro del conflitto, il presunto impedimento che la ragazza avrebbe posto al diritto del calciatore di trascorrere tempo con il bambino.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, Provedel ha presentato una denuncia formale, accusando l’ex compagna di non rispettare gli accordi relativi alla gestione del tempo con il figlio. Nella documentazione depositata, curata dall’avvocato Giovanni Maria Giaquinto, il portiere descrive una situazione che renderebbe difficile, se non impossibile, la possibilità di mantenere una relazione stabile e continuativa con il piccolo.
Gli inquirenti sono ora chiamati a verificare le accuse. Le carte presentate sarebbero corpose, con una ricostruzione puntuale dei comportamenti ostativi che Provedel attribuisce alla Capecchi. Tuttavia, al momento non sono emersi dettagli precisi sui contenuti della denuncia, né risulta che la donna abbia ancora fornito una propria versione dei fatti o presentato controdeduzioni.
La questione, complessa sotto diversi aspetti, non si limita alle implicazioni legali. È incerto se tra Provedel e la Capecchi fosse stato raggiunto un accordo formale sulla gestione del tempo con il figlio o se la disputa riguardi interpretazioni divergenti di precedenti intese.
Dietro le luci del calcio, questa vicenda mostra il lato umano di un atleta abituato a difendere la sua porta, ma che oggi si trova a lottare per un diritto fondamentale: il rapporto con il proprio figlio. Secondo fonti vicine al calciatore, Provedel sarebbe profondamente dispiaciuto per la situazione, ma altrettanto determinato a garantire una presenza stabile nella vita del bambino.
Di contro, Giuditta Capecchi ha scelto finora il silenzio. Non è escluso che possa intervenire pubblicamente o attraverso i suoi legali per fornire la propria versione, ma al momento resta tutto nelle mani della magistratura.
Mentre la procura valuta se vi siano gli estremi per procedere verso un processo, il caso resta sospeso tra accuse e silenzi, con un occhio inevitabilmente rivolto alle conseguenze sul bambino. Come sottolinea La Repubblica, la delicatezza della questione non riguarda solo la dimensione legale, ma anche quella familiare ed emotiva.
Le difficoltà nel garantire a Provedel un rapporto regolare con il figlio sembrano persistere. In attesa di sviluppi concreti, la speranza è che il dialogo possa prevalere sul conflitto, restituendo al bambino la serenità che merita.
Il dramma di Collegno torna sotto i riflettori: la Procura Generale ipotizza il coinvolgimento del…
Fiorello ha ottenuto il Rose D'Or Award. Il prestigioso premio dell'EBU che segna il massimo…
Striscia La Notizia torna ad avere i conduttori storici: Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti si…
Non è un periodo fortunato per le coppie formate all'interno della casa del Grande Fratello.…
Registrata per la prima volta nell'Ottocento, la parola scelta da Oxford per il 2024 è…
L'Italia modifica il regolamento sugli affitti brevi: da adesso non saranno più possibili le vecchie…