Proseguono gli attacchi ucraini nell’ambito dell’incursione della regione russa del Kursk iniziata il 6 agosto scorso.
Nella notte l’Ucraina ha effettuato un attacco intorno alle ore 3 con droni contro la base aerea russa di Marinovka. La base di trova a circa 70 chilometri dalla città di Volgograd. La base presa di mira dalle forze armate di Kiev ospiterebbe circa 30 caccia Su-34 e Su-35. Aerei che effettuerebbero regolarmente bombardamenti contro le posizioni ucraine sulla linea del fronte, situata a circa 450 km di distanza. L’Ucraina in questi giorni ha già colpito più di 200 obiettivi, tra cui infrastrutture critiche in Russia ed ha preso di mira la stessa Mosca e la regione artica di Murmansk, dove si trovano i bombardieri strategici.
I droni nelle scorse ore hanno colpito anche un traghetto ferroviario con serbatoi di carburante nel porto di Kavkaz. Non lontano dal ponte stradale e ferroviario che collega la terraferma russa con la Crimea occupata. Kiev ha dichiarato che intende eliminare il “passaggio illegale” attraverso lo Stretto di Kerch. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, si è recato nella regione di Sumy, vicino al confine, da dove le truppe ucraine hanno lanciato l’incursione. Il presidente ha incontrato il suo comandante in capo, il colonnello generale Oleksandr Syrsky.
L’obiettivo dell’Ucraina sarebbe quello di alleviare la pressione nella regione orientale del Donbas, dove le forze russe avanzano, e di creare quindi una zona cuscinetto. Al momento Mosca sembra interessata a catturare la città di Pokrovsk, che rappresenta un importante snodo militare ucraino. Un altro drone sarebbe stato abbattuto vicino a un deposito di combustibile nucleare esaurito dell’impianto del Kursk. Per questo motivo Mosca ha parlato di “terrorismo nucleare”, mentre sta preparando la visita del direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi che si recherà nella zona e verificherà di presenza la prossima settimana la situazione della centrale.
La stessa Agenzia internazionale per l’energia atomica è stata informata dalle autorità russe dei resti trovati sul territorio della centrale nucleare. Rosenergoatom, operatore russo che gestisce le centrali nucleari, ha riferito che l’unità di potenza numero quattro della centrale nucleare del Kursk verrà disconnessa dalla rete il 25 agosto per attività di manutenzione programmate. L’ambasciatore di Mosca a Washington, Anatoli Antonov, ha poi detto che “non ci sarà alcuna zona cuscinetto sul territorio della Russia” e che “gli Usa potrebbero mettere fine all’offensiva ucraina con uno schiocco di dita”.
Ieri le forze ucraine hanno colpito una base di truppe russe utilizzando bombe di precisione plananti di fabbricazione statunitense. La base è stata colpita in serata con bombe Gbu-39. Gli stessi Usa starebbero preparando per inviare all’Ucraina ulteriori aiuti militari per un importo complessivo pari a 125 milioni di dollari. I nuovi aiuti includeranno nuovi missili per la difesa aerea, munizioni per i sistemi lanciarazzi multipli Himars. E poi missili anticarro Javelin e una serie di altre armi anticarro e sistemi per l’intercettazione e il disturbo elettronico dei droni. In aggiunta a proiettili d’artiglieria da 155 e 105 millimetri.
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