La Cina spaventa i cittadini taiwanesi ricreando nel deserto Tapei per delle esercitazioni militari: la somiglianza è incredibile
Non tutto ciò che riguarda l’ambiente militare è sempre noto pubblicamente. Tra operazioni segrete e addestramenti particolari, molto di ciò che orbita attorno a questo mondo viene spesso tenuto nascosto. Il timore dell’opinione di pubblica, la paura di scatenare reazioni o fraintendimenti, il rischio di svelare piani ai possibili nemici. Tutte motivazioni che spingono i governi, soprattutto quelli più dotati balisticamente, a tenere top secret alcuni movimenti o decisioni. Di tanto in tanto, però, qualcosa sfugge a questo controllo ed emerge tra il pubblico. Tramite l’aiuto di satelliti o immagini circolate involontariamente, questi segreti divengono in parte pubblici.
Questo è il caso della città di Taipei o, per lo meno, di una sua parziale ricostruzione nel deserto della Mongolia. Proprio così. Se fortuitamente vi capita di perdervi tra nei vasti e disabitati terreni mongoli, vi potreste imbattere in un modello a grandezza naturale di uno dei quartieri della Capitale di Taiwan. Ma perché si trova lì? Chi lo ha costruito? A quale scopo? Domande più che lecite, che fortunatamente hanno tutte trovato una risposta. Importante in questo senso son stati la scoperta e l’intervento dei politici locali, anche loro rimasti sorpresi di quanto scoperto casualmente. Per mezzo dell’uso dei social network hanno quindi deciso di favorire la circolazione di questi scatti, così da creare dubbi e curiosità tra tutti gli utenti: della zona e non.
Motivi e segreti dietro la costruzione
Stando a quanto scrivono i media asiatici, a rivelare la corrispondenza della costruzione con la zona taiwanese sarebbe stato l’analista della difesa Joseph Wen. Questo avrebbe messo a confronto i due fotogrammi per poi pubblicarli su X, aggiungendo: “L’ambientazione che vedere in Zhu Rihe è il palazzo presidenziale, ma nella foto seguente, lo stesso è locato in Alxa Left Banner, Mongolia Interna, più precisamente nella Zona Speciale della Fraternità. La natura, però, sembra essere diversa: quella di Alxa è più simile a un poligono di bombardamento“.
Un allarme che ha spaventato tutti gli abitanti dell’isola e che lecitamente li ha spinti a chiedersi chi avrebbe intenzione di bombardare o assaltare le loro case? A rispondere è l’esperto e giornalista francese, Julien Hoez. Questo ha rivelato come la Cina si sia occupata di una ricostruzione che, effettivamente, sembra essere molto dettagliata e simile alla realtà e teme che presto possa avvenire un attacco destinato a “squilibrare la regione“. Non si tratta, però, della prima volta in cui i cinesi creano un qualcosa del genere. Già in passato, sempre per le loro prove, avevano replicato navi americane in cartone, senza mai attaccarle realmente nei mesi successivi.