La figlia minaccia il suicido: mamma installa telecamere nascoste e scopre il motivo terribile

Una madre, dopo aver saputo della minaccia della figlia di suicidio, ha installato delle telecamere nascoste e fa una terribile scoperta

La prevenzione non è mai troppa, anche se delle volte i genitori temono di essere troppo invasivi nella vita dei loro figli, soprattutto quando questi sono adolescenti. Eppure, delle volte può essere indispensabile, a tratti anche decisivo, tentare di sfondare le barriere che si ergono a partire da una certa età, per approfondire queste situazioni.

Telecamere
La figlia minaccia il suicido: mamma installa telecamere nascoste e scopre il motivo terribile – Cityrumors.it

È quasi normale, infatti, che quando si entra in un certo periodo della vita tra i genitori e i propri figli i rapporti si facciano un po’ più freddi, probabilmente per il cambiamento di esigenze nella vita del ragazzo. Questo, però, non deve essere un limite che impedisca ai padri e alle madri di monitorare comunque la vita dei figli.

Per questa ragione, in alcuni momenti è richiesta una maggiore sensibilità, per capire come e quando intervenire, magari riuscendo anche a ottenere da parte loro una piccola apertura. Un esempio eclatante, seppur estremo, è quello rappresentato da una madre e da una figlia, con quest’ultima che stava vivendo dei periodi molto complicati.

Divorziata dal marito, la donna si è trovata costretta a intervenire quando aveva visto dei comportamenti e, soprattutto, degli stati d’animo sospetti che caratterizzavano la quotidianità della ragazza, per poi fare una scoperta drammatica.

Le telecamere e la drammatica scoperta

Dopo aver indagato con sufficiente segretezza, la madre è venuta a scoprire di un bigliettino scritto dalla figlia, nel quale questa scriveva di essere intenzionata a suicidarsi. Qui raccontava di esser stata abusata sessualmente dal padre, di origine belga, con il quale viveva a Malaga insieme a suo fratello.

Figlia
Le telecamere e la drammatica scoperta – Cityrumors.it

Lucida, seppur davanti a una scoperta tremenda, la donna ha deciso di recarsi prima dalla polizia per denunciare quanto aveva trovato e scoperto e poi si è mossa per accertarsi che quel che aveva letto corrispondesse alla verità. Per farlo, invece di chiederlo direttamente alla quattordicenne, ha deciso di agire in gran segreto.

Ha quindi installato delle telecamere e dei microfoni nascosti all’interno della stanza della figlia, così da poterla monitorare senza farla sospettare di nulla. Tanto è bastato per ottenere le prove che bastava. Qualche mese dopo la donna si è recata di nuovo dalle autorità, mostrandogli i filmati degli abusi subiti dalla ragazza.

A quel punto, le forze dell’ordine sono intervenute, procedendo con l’arresto del padre. La quattordicenne è stata chiamata a testimoniare contro di lui e avrebbe raccontato di aver subito queste violenze sessuale per circa dieci anni. Questo prima di far ritorno in Belgio a casa dalla madre e mettere la parola fine sulla vicenda.

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