La guerra della cioccolata: Nutella perde la causa contro Rigoni

Decisiva la sentenza del tribunale francese che assolve l’azienda di Asiago dall’accusa di aver denigrato la Ferrero in uno spot pubblicitario

Tempi duri per tutti, anche per la Nutella. Dopo le polemiche esplose per il deposito del brevetto della Nutella vegetale, adesso Ferrero, il produttore della crema alla nocciola più amata al mondo, dovrà risarcire la Rigoni d’Asiago francese per aver perso la causa intentata per “denigrazione e parassitismo” nei confronti del suo “più dolce gioiello”.

La battaglia della cioccolata -Cityrumors.it –

 

Al termine della seconda guerra mondiale il cacao era difficile da reperire in commercio. Ma Ferrero, da un piccolo paesino del Piemonte, riuscì a trasformare il problema in una grande opportunità, creando una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile a quel tempo.

Uno spot denigratorio

Ma partiamo dall’inizio. “La nostra crema nocciolata è senza olio di palma”. Questa la frase della discordia, frase pronunciata in una pubblicità francese per promuovere la Nocciolata prodotta dalla Rigoni d’Asiago. Per questo motivo la Ferrero di Alba, produttrice della crema alle nocciole più famosa del mondo, ha fatto causa alla ditta rivale. Lo spot pubblicitario andò in onda tra il 2019 e il 2020 nel paese transalpino. Il plot della pubblicità era semplice e allo stesso tempo efficace: la frase incriminata e un orango rilassato in giardino, tranquillo perché non più preoccupato per la deforestazione causata dalle piantagioni di palme da olio, che mette a rischio la sopravvivenza della sua specie. Di fatto Nutella non viene mai menzionata, ma Ferrero ha comunque citato in giudizio la concorrente con l’accusa di screditare la reputazione e la qualità del prodotto, perché, come è noto, utilizza ancora l’olio di palma, e di appoggiarsi alla sua fama superiore. Ma le cose non si sono messe bene per la Ferrero, infatti, dopo una prima decisione contraria a inizio 2024, è arrivato un secondo provvedimento che ha condannato Ferrero France a pagare alla Rigoni di Asiago 10mila euro di risarcimento.

La nutella perde la causa – Citrumors.it

 

Battaglia in tribunale

Per contro la Ferrero si è sempre difesa spiegando che usa l’olio di palma perché più sostenibile di altri tipi di olio alimentare e certificato per qualità, con tanto di adesione all’RSPO, l’organismo che controlla la sostenibilità dell’uso di olio di palma. Questo tipo di olio, usato ampiamente in tutto il mondo, rappresenta l’80% degli oli vegetali alimentari. La sua produzione è associata alla deforestazione nelle regioni tropicali, principalmente in Indonesia e Malesia, che insieme contribuiscono all’85% della produzione mondiale.
Ma le associazioni ambientaliste, come Canopée Forêts Vivants, mettono in discussione l’efficacia e l’indipendenza delle certificazioni. Ferrero da parte sua si giustifica sottolineando la necessità di garantire la consistenza liscia e cremosa della Nutella. Anche la Rigoni ha voluto chiarire la sua posizione: “Ogni azienda sceglie come creare le proprie ricette. Nelle nostre non è mai stato contemplato l’olio di palma e i motivi sono noti, ci è sembrato corretto comunicarlo al consumatore con uno spot, senza alcun intento denigratorio nei confronti di nessuno”.

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