Una polemica senza fine e nata soprattutto dalle colonne di un quotidiano che ha evidenziato il problema, ma la realtà è un’altra
Una guerra senza fine. Una battaglia nata quasi per gioco e finita per essere seria e diventare quasi un caso internazionale tra Italia e Francia.
Ma cosa è successo? Da dove nasce questa polemica che sta diventando, come era prevedibile, tutto e solo a livello politico? Praticamente in un rapporto della Corte dei Conti di Parigi, che ha fatto una sorta di lista sul patrimonio immobiliare francese in Europa, tra cui anche l’Italia, nella revisione totale e finale è stata inclusa anche la scalinata di Trinità dei Monti. Apriti cielo.
Non solo. La Francia, a quanto si apprende, possiede diversi beni nella capitale, come chiese e altri edifici storici, che sono gestiti dai Pii Stabilimenti che sono sotto l’ambasciata francese presso la Santa Sede. La storia dice che la scalinata è stata costruita con fondi francesi nel XVIII secolo, e nel tempo, secondo questa documentazione, sarebbe stata mantenuta sia dalla Francia che dal Comune di Roma. Lo stesso rapporto, ed è qui che nasce il problema sollevato dal quotidiano Le Monde, si sono sollevati una serie di dubbi sullo status giuridico del monumento, con l’avanzamento di una possibile rivendicazione francese.
Ma nessuno dice una cosa, che gli stessi giudici francesi non hanno rivendicato proprio nulla anzi più che altro è stato il quotidiano Le Monde, a secondo della revisione, che avrebbe forzato un po’ la mano su questa situazione, tanto che dalla Francia c’è stato più imbarazzo che altro.
Tutto questo ha scatenato una serie di commenti, soprattutto da parte del Governo con ministri e deputati, ma anche storici dell’arte che sono quasi caduti nel tranello del famoso quotidiano francese. Dalla Francia e soprattutto dall’Ambasciata non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale a riguardo, ed è giusto che sia così anche perché la verità è tutt’altra.
E a fare chiarezza anche sui soldi per la manutenzione è il Comune di Roma stesso con il Sovrintendente capitolino ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce che spiega: “La Scalinata è un luogo monumentale e di altissimo valore artistico ma è anche un passaggio pubblico ed è quindi senza discussioni parte integrante della capitale d’Italia“.
Per il Sovrintendente del Comune di Roma è un argomento che ogni volta torna ciclicamente, tanto che spiega con precisione e dettagli: “Su questa vicenda mi pare ci sia un po’ di confusione ed è importante innanzitutto separare le valutazioni della Corte dei Conti francese nei confronti dell’amministrazione dei ‘Pieux établissements de la France a Rome’ dalla gestione della scalinata di Trinità dei Monti che dal Novecento in poi è sempre stata mantenuta, restaurata e gestita in tutti gli aspetti dall’Amministrazione comunale di Roma”.
“Solo nel periodo più recente – spiega Presicce – ricordo i due importanti restauri del 1995 e poi del 2014 e i continui interventi di manutenzione e ripristino effettuati sempre da Roma Capitale su uno dei luoghi più iconici della Capitale, divenuto simbolo indiscusso della Roma moderna, frequentato giornalmente da migliaia di persone”
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