La pallavolista col pancione in campo: eroismo o follia?

La pallavolista col pancione: un fatto ha sollevato polemiche, commenti e opinioni. Fare sport in gravidanza si può? 

Priscila Heldes, 33 anni, è una affermata pallavolista brasiliana, palleggiatrice di lungo corso, con una carriera ricca di partite e di esperienze. Ha militato sempre con squadre di alto livello del campionato brasiliano.

Tra sport e nascite
Sport in gravidanza Cityrumors.it foto ig: @priscila_heldes

Conosciuta per la sua grinta e la sua visione di gioco, Priscila ha sempre incarnato lo spirito combattivo dello sport della pallavolo. Oggi, però, è tornata sotto i riflettori non per una schiacciata vincente, ma per una scelta che ha spaccato il web.

La pallavolista col pancione: quando il coraggio incontra la polemica

A sei mesi di gravidanza, Priscila è scesa in campo per una partita ufficiale. Un gesto che ha lasciato il pubblico diviso tra ammirazione e preoccupazione. “Il mio piccolo mi dà la forza”, ha dichiarato l’atleta con un sorriso e il pancione ben visibile sotto la maglia da gioco. Ma a questo atto, che molti hanno definito “iconico”, si sono contrapposte una valanga di critiche.

È la domanda che ora aleggia sui social e nei dibattiti sportivi. C’è chi applaude Priscila per la sua determinazione e chi invece punta il dito, parlando di un gesto pericoloso e incosciente, non solo per lei, ma soprattutto per il bambino.
Il confine tra autodeterminazione e responsabilità è sottile, soprattutto quando il corpo in gioco è anche quello di una nuova vita.

Polemiche e commenti sull’atleta Cityrumors.it foto ig: @priscila_heldes

Durante un match del campionato brasiliano di pallavolo, Priscila Heldes ha giocato incinta al sesto mese, sorprendendo tutti con la sua presenza in campo. L’immagine di lei in divisa, pancione in vista e pallone tra le mani, è diventata presto virale.

L’atleta ha scelto. Ma questa vicenda apre una finestra su come ancora oggi la maternità nello sport sia un terreno complesso, fatto di stereotipi, giudizi e libertà personali che non sempre trovano spazio senza polemiche.

 

Gestione cookie