La popolare pop star Paula Abdul denuncia un produttore di “American Idol” per molestie
Le pesanti accuse della popolare cantante americana si riferiscono al periodo tra il 2002 e il 2009, quando era giudice della trasmissione
Paula Abdul ha intentato una causa nei confronti di Nigel Lythgoe, ex produttore di “American Idol”, con l’accusa di averla aggredita sessualmente per ben due volte. I due hanno lavorato assieme per sette anni dal 2002 al 2009 nella celebre serie televisiva dedicata alle gare di canto, dove la Abdul rivestiva il ruolo di giudice. Un format molto popolare e rivenduto a varie televisioni nel mondo e che è stato trasmesso anche in Italia.
Paula Abdul è una cantante, coreografa e personaggio televisivo statunitense. E’ stata giudice delle prime otto stagioni del reality show statunitense American Idol e della prima edizione americana di X Factor. Cantante di grande successo a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, tra i suoi singoli più noti si ricordano Straight Up, Cold Hearted,Opposites Attract e Forever Your Girl, tutti del 1989 e tutti numeri uno nella Billboard Hot 100. Anche il singolo Rush Rush raggiunse la prima posizione in classifica, divenendo la quinta numero uno di Abdul negli Stati Uniti. Per il suo lavoro come coreografa ha ricevuto 2 Emmy Awards.
Ancora un #MeToo
La pluripremiata artista e star televisiva americana Paula Abdul ha accusato un produttore del concorso di canto “American Idol” di violenza sessuale, secondo una causa legale presentata nella California. La cantante, oggi 61enne, il cui album “Forever your girl” del 1988 fu all’epoca il debutto di maggior successo nella storia, ha sporto denuncia contro Nigel Lythgoe per due episodi di violenza. Secondo quanto riportato dai media americani, il 74enne inglese ha negato le accuse. Dopo anni di silenzio, per paura delle conseguenze, Paula Abdul ha deciso di vuotare il sacco e ha accusato l’ex produttore del popolare programma alla ricerca di talenti musicali, di averla aggredita sessualmente all’inizio degli anni 2000 quando era giudice del reality show, e in un secondo momento mentre diventava giudice dell’altro spettacolo competitivo di Lythgoe “So You Think You Can Dance”. La denuncia è stata presentata presso il tribunale della California e la Abdul ha intentato causa proprio due giorni prima della scadenza del 31 dicembre per una legge della California che concede alle vittime una finestra di un anno per avviare azioni legali dopo la scadenza del termine di prescrizione ai sensi di una legge sulla violenza sessuale e l’occultamento della responsabilità.
Documento scottante
Secondo i documenti, la prima violenza sessuale sarebbe avvenuta mentre Abdul e Lythgoe erano in viaggio per le audizioni cinematografiche per la prima stagione di “American Idol”, trasmessa nel 2002. Il produttore presumibilmente “l’ha spinta contro un muro” nell’ascensore del loro hotel dopo una giornata di riprese, presumibilmente “le afferrò i genitali e il seno e cominciò a infilarle la lingua in gola”. Abdul lo spinse via e corse verso la sua camera d’albergo quando le porte dell’ascensore si aprirono. “In lacrime, ha chiamato rapidamente uno dei suoi rappresentanti per informarlo dell’aggressione”, si legge nella denuncia, “ma alla fine ha deciso di non agire per paura che Lythgoe la facesse licenziare da American Idol”. La cantante parla anche di una seconda aggressione sessuale, avvenuta qualche anno più tardi, quando era giudice in “So You Think You Can Dance”. Lythgoe da parte sua si è detto scioccato e deluso per le gravi accuse che gli vengono mosse dalla Abdul: “Per più di due decenni, Paula e io abbiamo interagito come cari amici e colleghi, e del tutto platonici. Ieri, tuttavia, all’improvviso, ho appreso di queste affermazioni dalla stampa e voglio essere chiaro: non solo sono sono false, sono profondamente offensive nei miei confronti e nei confronti di tutto ciò che rappresento.”