La scoperta che ha fatto rabbrividire tutti: ciò che succede su questa spiaggia ci ricorda che la fine del mondo è vicina

Sta facendo il giro del mondo una scoperta terrificante fatta in una spiaggia e c’entra l’inquinamento. La fine del mondo è vicina?

L’inquinamento atmosferico è alle stelle e negli ultimi anni sta crescendo l’emergenza rifiuti. In particolare della plastica che ogni anno viene trasportata perfino dalle correnti marine. Vien da sé che migliaia di pesci muoiono a causa dell’ingerimento di queste sostanze o perché ne restano intrappolati.

Scoperta terribile in una spiaggia
Cosa è successo in una spiaggia, scoperta terribile (cityrumors.it)

Le politiche non stanno facendo tanto per eliminare questa problematica e sono tante le ricerche scientifiche che mettono in luce su cosa comporta l’abbandono dei rifiuti e su come sarà il mondo nel futuro prossimo. Gli effetti nefasti dell’inquinamento però sono già visibili e c’è una nuova ricerca che potrebbe essere un segnale che la fine del mondo è ormai vicina. 

La scoperta agghiacciante in una spiaggia fa il giro del mondo

Una ricerca sull’inquinamento marino sta preoccupando non poco. Sta facendo il giro del mondo un nuovo studio su come la plastica in mare stia mettendo in crisi gli animali, sottoponendoli a pericoli. La ricerca è stata condotta su più di 300 specie che rischiano l’estinzione e si trovano in una spiaggia, ma potrebbe succedere in diverse parti del nostro pianeta.

I paguri stanno utilizzando casette di plastica
Una ricerca polacca sui paguri è agghiacciante (cityrumors.it)

Una ricerca ha scoperto che, a causa dell’inquinamento, alcuni paguri stanno utilizzando come guscio diversi oggetti di plastica. Questi animali, circa 326, sono stati visti nascondersi dietro tappi di bottiglia, penna o vecchie lampadine. Una ricerca agghiacciante che è stata condotta da scienziati polacchi, dopo aver fatto delle scoperte in una spiaggia del Paese. Lo studio evidenzia come le attività umane possono arrivare ad alterare i comportamenti degli animali selvatici e mettere in pericolo l’ecosistema.

Molti rifiuti, infatti, sono molto dannosi, specie se si tratta di quelli non riciclabili che ogni anno uccidono centinaia di migliaia di animali marini. I ”granchi eremita”, comunemente chiamati paguri, sono degli animali che utilizzano un guscio come le chiocciole per potersi proteggere dai predatori e spesso utilizzano gusci di altri animali lasciati nel fondale. Nella ricerca, invece, a causa dell’inquinamento umano, utilizzano rifiuti come riparo.

Ciò evidenzia che questi animali non siano in grado di trovare gusci di paguro, forse a causa di un numero sempre minore di specie. Probabilmente per questo motivo i paguri preferiscono i rifiuti umani. Uno studio interessante perché denuncia l’inquinamento marino e mette in evidenza come gli umani abbiano influito ad addomesticare il comportamento dei paguri, forse preferendo la plastica perché più leggera.

Su una cosa non c’è dubbio: l’inquinamento umano sta cambiando il comportamento degli animali ed è certo che loro a differenza nostra sono in grado di riciclare i rifiuti!

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