Nuova immane tragedia al largo di Lampedusa: un barcone carico di migranti si è capovolto. Sono 21 i dispersi tra cui 3 bambini.
Il barcone sarebbe partito da Sabratha, in Libia, lo scorso 1 settembre con 28 persone a bordo. Dopo un giorni di navigazione, per cause in corso di accertamento, il natante in legno si sarebbe capovolto più volte. La guardia costiera ha quindi soccorso 7 siriani che si trovavano sull’imbarcazione capovolta. Mancherebbero dunque all’appello 21 persone, fra cui tre bambini. I superstiti, che nel capovolgimento del barcone avrebbero perso i telefoni cellulari, sono stati soccorsi e sbarcati sul molo Favarolo del porto di Lampedusa e sono già stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola.
Al momento sono in corso le ricerche dei dispersi con unità navali e un aereo Atr 42 della guardia costiera. Il Centro nazionale di coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia costiera di Roma ha allertato anche i centri di soccorso libico, maltese e tunisino. Il team di Save the Children, presente sull’isola, è intervenuto fin dai primi momenti dello sbarco per dare supporto ai sopravvissuti, fortemente provati, e fornire una risposta ai loro bisogni primari.
Sul caso è intervenuta anche l’Unicef che ha estratto i governi a osservare il quadro fornito dal Patto sulla migrazione e l’asilo per rafforzare il loro impegno nella protezione dei e delle minorenni, in conformità con la legge dell’Ue e internazionale. “È necessario garantire vie sicure, legali e accessibili per bambine, bambini e adolescenti che cercano protezione e per ricongiungersi con i familiari. – si legge in una nota dell’Unicef – Allo stesso tempo, operazioni di ricerca e soccorso coordinate in mare, sbarco sicuro, accoglienza basata sulla comunità e accesso ai servizi di asilo sono essenziali per prevenire morti e proteggere i minorenni”.
Il mar Mediterraneo si conferma ancora una volta una delle rotte più letali al mondo. Sono oltre 30.200, secondo dati Onu, i morti e dispersi in mare nel Mediterraneo dal 2014, molti dei quali minori. Appena due giorni da l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, aveva diffuso i dati degli sbarchi riguardanti il mese di agosto 2024, con statistiche in aumento rispetto al mese precedente. Sono circa 8mila, infatti, le persone sbarcate sulle coste italiane nel mese di agosto, dato che rappresenta un incremento di circa il 7% rispetto a luglio.
Le persone arrivate sulle coste italiane ad agosto sono partite da Libia, Tunisia e Turchia. La Libia è stata il primo Paese di partenza, con il 70% circa di tutti gli arrivi via mare in Italia. Circa il 70% delle persone arrivate ad agosto sono sbarcate a Lampedusa. Altri porti di sbarco includono Roccella Ionica, Pozzallo, Ravenna, Genova, Ancona. Da inizio anno, le nazionalità di origine prevalenti sono state: Bangladesh (20%), Siria (16%), Tunisia (14%), Guinea (6%), Egitto (6%), Pakistan (4%), Mali (3%), Sudan (3%), Eritrea (3%) e Gambia (2%).
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