Da un report di Legambiente è emerso che in ben 18 città italiane l’aria è avvelenata da livelli di smog molto elevati.
Respirare aria pulita e salubre è quanto più utile per il corpo umano per prevenire tantissime patologie. Purtroppo, però, non sempre nelle città in cui si vive questo è possibile. Il traffico dei mezzi di trasporto e gli scarichi industriali, infatti, contribuiscono non poco a creare così tanto smog che, in tantissime parti d’Italia, l’aria che si respira è praticamente avvelenata.
Da un report di Legambiente è emerso un quadro davvero allarmante: in ben 18 città italiane sono stati riscontrati livelli molto alti di smog e di polveri sottili ben al di sopra dei limiti consentiti.
Spesso si pensa che ci sia inquinamento solo nelle grandi città come Milano e Torino. In realtà, dal report di Legambiente “Mal’Aria di città 2024”, realizzato nell’ambito della Clean Cities Campaign, è emerso che sono molte altre le città italiane in cui l’aria che si respira è avvelenata.
Smog elevato e polveri sottili (PM10 e PM 2.5) ben al di sopra dei livelli consentiti sono stati riscontrati in 18 capoluoghi di provincia su 98 presi in considerazione durante lo studio. Questi sono tutti i dati emersi:
Il quadro delle polveri sottili PM10 è davvero critico soprattutto a Padova, Verona e Vicenza con 32 µg/mc, ma anche a Cremona e Venezia con 31 µg/mc e a Brescia, Cagliari, Mantova, Rovigo, Torino e Treviso con 30 µg/mc. Non va meglio per quanto riguarda le polveri sottili PM 2.5, dove si registrano i valori più alti a Padova con 24 µg/mc, a Vicenza con 23 µg/mc, a Treviso e Cremona con 21 µg/mc e a Bergamo e Verona con 20 µg/mc.
Il Report di Legambiente ha considerato anche l’inquinante NO2 (biossido di azoto) e, fortunatamente, negli ultimi 5 anni è calato, anche se è molto al di sopra dei livelli di norma a Napoli (38 µg/mc), a Milano (35 µg/mc), a Torino (34 µg/mc), a Catania e a Palermo (33 µg/mc), a Bergamo e a Roma (32 µg/mc), a Como (31 µg/mc), ad Andria, a Firenze, a Padova e a Trento (29 µg/mc).
Questi dati così drammatici devono far capire che non è sufficiente quello che si sta facendo per ridurre l’inquinamento e lo smog nelle città. Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, ha dichiarato che ben 35 città dovranno cercare di ridurre le loro concentrazioni di PM10, entro il 2030, con una percentuale di riduzione compresa tra il 20% e il 37%, mentre per il PM2.5 sono 51 le città che dovranno cercare di ridurre le concentrazioni tra il 20% e il 57%.
Anche per ciò che concerne l’NO2, 24 città dovranno ridurre le emissioni tra il 20% e il 48%. Tutto questo fa capire quanto, per salvaguardare la salute delle persone, che è strettamente collegata allo smog e all’aria che si respira, si debbano prendere dei provvedimenti per migliorare al più presto la situazione.
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