Più di una campionessa: dai campi da tennis alla passerella, Lea Pericoli ha stregato l’Italia con il suo stile e la sua personalità.
Lea Pericoli non è stata solo una delle più grandi tenniste italiane, ma anche una vera e propria icona di stile e classe. Nata a Milano nel 1935, ha conquistato i cuori di chiunque la vedesse sul campo con il suo talento sportivo, ma anche con il suo carisma e la sua eleganza. Non a caso, il suo nome è spesso associato tanto al tennis quanto alla moda, per quell’innato senso dello stile che l’ha resa una delle figure più amate e seguite del panorama sportivo e non solo.
Lea Pericoli non è stata solo una sportiva di successo, ma un’icona di una femminilità forte e indipendente. Una donna che, con classe e determinazione, ha saputo costruire un’immagine che andava oltre il campo da gioco, facendosi ricordare per il suo spirito innovativo e la sua straordinaria personalità. Oggi, ricordiamo Lea non solo per i suoi trionfi sportivi, ma per il suo ruolo di pioniera, capace di abbattere le barriere tra sport e moda, tra successo e umanità. Una donna che, con il suo stile inconfondibile, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del tennis e dell’Italia.
La carriera tennistica di Lea è stata costellata di successi: otto titoli italiani, sette partecipazioni agli Internazionali di Francia e ben dodici apparizioni a Wimbledon. Ma quello che rendeva Lea davvero speciale era la capacità di trasformare ogni partita in uno spettacolo. Indimenticabili le sue uscite sul campo in abiti elegantissimi, spesso disegnati dallo stilista Ted Tinling, che le valsero il soprannome di “Divina” nel mondo del tennis.
Una delle sue frasi più celebri racconta tanto della sua visione: “La mia è una fantastica avventura su questa terra”. Lea non giocava solo per vincere, giocava per affascinare e ispirare, dimostrando che lo sport può essere anche eleganza e creatività. Oltre al talento sportivo, uno dei motivi per cui Lea Pericoli è rimasta impressa nell’immaginario collettivo è il suo iconico outfit di pizzo indossato a Wimbledon nel 1964. Una scelta audace per l’epoca, che stupì non solo gli spettatori, ma anche i giudici di gara. Quella mise segnò un momento storico, mostrando che il tennis poteva abbracciare l’arte e la moda, e consacrando Lea come “la tennista in gonna” per eccellenza.
Un altro aneddoto riguarda il suo debutto a Wimbledon: emozionatissima, finì per rompere la racchetta ancor prima dell’inizio del match! Ma nonostante l’episodio, dimostrò la sua forza mentale recuperando la concentrazione e giocando con grinta, mostrando già allora di essere una campionessa nell’anima.
Dopo il ritiro dal tennis agonistico, Lea ha continuato a essere un punto di riferimento nel mondo sportivo e televisivo. Ha lavorato come giornalista e commentatrice, portando la sua passione per il tennis e il suo stile inconfondibile anche nel mondo dei media. La sua voce vibrante e competente ha accompagnato generazioni di appassionati, trasformando ogni commento in un racconto avvincente.
Fu anche un esempio di coraggio nella vita privata: il suo racconto aperto e sincero della battaglia contro il cancro negli anni ’70 commosse e ispirò molti, dimostrando che la sua forza non risiedeva solo sul campo da tennis, ma anche nella vita quotidiana. Lea Pericoli ci lascia in eredità il ricordo di una figura che ha saputo trasformare ogni vittoria, ogni sconfitta e ogni momento di vita in una lezione di eleganza e passione. Un esempio che continuerà a ispirare generazioni, dentro e fuori dal campo da tennis.
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