L’ora legale ha radici profonde nella storia dell’umanità, ma è vero che è destinata a sparire? La sua rimozione è argomento di dibattito
Ogni anno sentiamo e siamo costretti a rispettare quella che è comunemente nota come ‘ora legale‘. In pochi, però, sanno quella che era la sua reale funzione e il motivo per la quale è stata introdotta nella vita di tutti nomi. Le sue origini risalgono agli Stati Uniti d’America, in particolar modo allo scienziato e tra i padri-fondatori degli Usa Benjamin Franklin, che la propose come soluzione. Nel lontano 1784, infatti, pensò potesse rivelarsi utile spostare un’ora avanti le lancette dell’orologio – con l’arrivo della primavera – per risparmiare sul consumo di candele e olio lampante. La sua intuizione, però, venne messa da parte fino al 1907 quando il costruttore inglese William Willet la ripropose per favorire la produzione industriale in tumultuoso sviluppo.
Il suo regolare utilizzo in tutta Europa, però, è datato solo 1966. Da quell’anno, ogni anno, siamo costretti a metter mano all’orologio per spostare le lancette. Nel 2024 il celebre cambio dell’ora avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Più precisamente, alle 3.00 in punto bisognerà riportare la lancetta indietro di un’ora. Una notizia positiva per chi ama dormire e può quindi aggiungere un’ora di sonno fino alla notte tra il 30 e il 31 marzo quando, invece, andrà fatto il procedimento contrario.
Ma è vero che a 240 anni dalla sua ideazione e a 64 dalla sua applicazione l’ora legale è destinata a sparire? Stando a quanto riporta Leggo, secondo diverse misurazioni, sono in realtà molti i vantaggi riscontrati dall’introduzione dell’ora legale. I dati di Terna Spa – società di distribuzione di energia elettrica – svelano che grazie all’ora legale nel nostro Paese c’è stato un risparmio sul consumo di energia elettrica di circa 10,9 miliardi di kWh e economico di 2 miliardi di euro. Una decisione definitiva, a dire il vero, l’Europa ancora non l’ha presa. La popolazione del Vecchio Continente, però, ha già espresso la propria opinione.
I Paesi del Nord Europa spingono per mantenerla tutto l’anno sostenendo che avrebbe un impatto positivo sul benessere psicofisico delle persone, oltre che sul risparmio energetico. E, intanto, sulla nota piattaforma Change.org è stata lanciata una petizione che ha finora superato le trecentomila adesioni per mantenerla. Il dibattito tra i vari Paesi è accesissimo. Per il momento l’ora legale resta in vigore, ma l’impressione è che presto – forse già in vista del prossimo anno – verrà presa una decisione definitiva. Tenerla oppure no? Governi europei ed esperti dibattono sul tema, mentre le popolazioni con in mano i propri orologi attendono indicazioni su cosa fare.
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