Il campione, vincitore di due medaglie d’oro in due Olimpiadi diverse nella scherma aveva tentato di filmare due ragazze sotto la doccia
Filmare col telefonino di nascosto due ragazze sotto la doccia e pensare di farla franca. Un’azione squallida, da maniaco e persone che ha seri problemi, ma assume un contorno diverso se a farlo è un due volte campione olimpico famoso come Andrea Cassarà. Una storia che ha dell’incredibile.
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Ebbene, dopo una denuncia delle due ragazze, un processo è cominciato e terminato con tanto di sentenza. E così, il due volte campione olimpico di scherma Andrea Cassarà è stato condannato a un anno e quattro mesi col rito abbreviato dal gup di Brescia per tentata interferenza illecita nella vita privata.
Il giudice Andrea Guerrerio, sostengono le parti, ha ‘alleggerito‘ l’accusa riqualificando il reato di partenza, quello di pedopornografia, in uno più lieve. L’indagine era nata sulla base della denuncia di due ragazze che lo avevano accusato di avere tentato di filmarle mentre erano sotto la doccia in un centro sportivo.
“Sono innocente e farò appello”, disperato Cassarà
Lui, il campione, è rimasto sconvolto da tutto quello che è successo e in una ‘storia’ sui social Andrea Cassarà, che fa l’allenatore proprio di ragazzi, ha cercato di spiegare il suo punto di vista e quello che riguardo a questa storia.
E sul verdetto che l’ha visto colpevole, e va sottolineato che ci sarebbero le immagini delle telecamera di sorveglianza che l’avrebbero ripreso mentre andava via dalla zona delle docce proprio nel momento in cui le due ragazze stavano facendo la doccia.
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Il campione sul suo profilo Instagram ha scritto: “Esprimo il mio profondo dissenso in ordine alla condanna per il reato di tentata interferenza illecita nella vita privata. Attendo le motivazioni della sentenza e con i miei avvocati presenterò appello per dimostrare la mia totale innocenza. Evidenzio comunque che il Giudice ha escluso ogni mio coinvolgimento dalla originaria accusa di tentata produzione di materiale pedopornografico. Continuerò a fare l’allenatore e allenare tutti i ragazzi che anche in questi mesi sono rimasti al mio fianco. Confido nella giustizia e sono certo che verrà dimostrata la verità”