L’Antitrust ha avviato un’indagine sull’editoria scolastica: un mercato del valore di circa 1 miliardo che riguarda 7 milioni di studenti.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha avviato un’indagine conoscitiva, che durerà un anno fino al 10 settembre 2025, sui mercati dell’editoria scolastica in Italia. Indagine che comprende anche le pubblicazioni e gli ausili destinati a studenti e a docenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. L’attività ha l’obiettivo di approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati interessati e una serie di criticità oggetto di ricorrente considerazione pubblica.
“L’editoria scolastica in Italia è considerevole sotto vari profili. – ha spiegato Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust – Oltre all’obiettiva rilevanza economica delle attività interessate, pari a circa un miliardo di euro l’anno, è noto l’impatto ‘stagionale’ del reperimento dei libri per i consumatori, ovvero circa 7 milioni di studenti e le loro famiglie, e il coinvolgimento professionale di quasi un milione di docenti. La particolare valenza culturale del bene-libro ha anche portato all’adozione di normative speciali, che condizionano profondamente il settore”.
Sotto esame quindi l’andamento dei prezzi, le modifiche frequenti delle edizioni, le difficoltà di approvvigionamento e delle modalità di distribuzione. E poi le possibili rigidità nelle modalità di adozione scolastica. Tutto ciò anche in considerazione delle innovazioni tecnologiche nel settore. Soprattutto per quanto riguarda la combinazione dei formati cartaceo-digitale e la circolazione dei diritti di proprietà delle edizioni digitali. Contestualmente all’avvio dell’indagine, l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica.
Si tratta di una cosiddetta “call for inputs” sulle tematiche specificate in dettaglio nel provvedimento d’avvio dell’indagine. Tutti i soggetti interessati possono inviare, entro 30 giorni, contributi pertinenti all’indirizzo e-mail IC57@agcm.it entro i prossimi 30 giorni. Verrà approfondito l’impegno economico per l’acquisto dei libri scolastici sostenuto dai consumatori privati e dalle amministrazioni pubbliche. Inoltre verrà analizzato il mercato, comprese le criticità condivise tra le produzioni destinate ai diversi cicli scolastici.
“Appare necessario prendere in considerazione i mercati dei libri destinati sia alla scuola primaria che alle scuole secondarie, oltre alla cosiddetta editoria parascolastica composta di ausili allo studio. – si legge nel provvedimento dell’Antitrust – A valle della produzione editoriale, si ritengono altresì meritevoli di approfondimento le specifiche dinamiche della distribuzione, tenuto conto sia delle nuove possibilità di downloading diretto delle opere in formato digitale che delle evoluzioni riscontrate nelle fasi all’ingrosso e al dettaglio, dove, accanto agli operatori tradizionali, ormai da tempo risultano operanti sia la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) che piattaforme online”.
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